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Estate e solitudine. Il popolo fragile di Napoli. Riflessioni e proposte per una solidarietà globale

 

“Anche i fragili hanno diritto all’estate” è lo slogan lanciato dalla Comunità di Sant’Egidio nella conferenza stampa “Estate e solitudine. Il popolo fragile di Napoli” che si è tenuta nel Gran caffè Gambrinus l’8 luglio 2015 per parlare della difficile condizione degli anziani e dei deboli nella città.

“L’estate fa emergere con chiarezza i fattori di rischio a cui sono esposte le persone fragili – ha detto Antonio Mattone, della Comunità di Sant’Egidio – Esiste un popolo fatto di anziani, senza fissa dimora, disabili, carcerati, che manifesta un grande bisogno di sostegno e di compagnia. L’ecologia urbana messa in pericolo dall’inquinamento, dai pochi servizi, dall’individualismo pervasivo, rappresenta una sfida come ha ricordato papa Francesco nell’enciclica Laudato si. Il maggior peso grava sugli anziani che sono la cartina a tornasole di tutte le fragilità”.

La Campania certamente è la regione più “giovane” d’Italia, questo dipende anche dalle peggiori condizioni di vita e di salute. La speranza di vita in Campania è la più bassa d’Italia; a Napoli è inferiore di più di 2 anni rispetto a quella dell’Italia e di 3 anni rispetto a quella di Milano.
Ma la longevità al Sud aumenta e molto più velocemente che nelle altre regioni italiane. La popolazione di Napoli diminuisce, ma gli anziani aumentano. La vita di queste persone è fragile perché segnata dalla solitudine. Più della metà degli anziani napoletani vive da solo o con un altro anziano. A Napoli il 20% dei nuclei familiari è composto da soli anziani.

Esiste un’altra estate, difficile e faticosa, quella degli anziani soli o ricoverati negli istituti; dei senza dimora che non trovano riparo; di chiunque non ha un sostegno. Per loro l’isolamento e il caldo diventano una minaccia. Ma esiste anche un’ estate di solidarietà. Tante le iniziative tra quelle già realizzate e quelle programmate. Bianca Frattini referente per gli anziani della Comunità di Sant’Egidio ha esposto il programma fatto di visite, feste, incontri, pranzi e tanta amicizia. “C’è bisogno di una rinascita della solidarietà per alleviare il disagio estivo delle persone più deboli: anziani, disabili, malati, rom, immigrati, detenuti” ha affermato la Frattini.

“Perché l’estate 2015 non produca drammi dovuti all’abbandono dei più anziani e delle persone fragili, ci vuole il coinvolgimento di tutti: istituzioni, associazioni, ciascuno di noi. – ha detto Mattone -.
Occorrono nuove politiche sociali con interventi e modelli innovativi, flessibili, personalizzati e diversificati che mettano al centro le persone e che si basino su una rete sociale da costruire e implementare. Oggi c’è troppa distanza tra chi è solo e le istituzioni. Ma c’è bisogno anche che tutti i cittadini siano attenti a chi vive una situazione di degrado e di isolamento sociale. Un appello a mobilitarsi in questa emergenza dovuta al caldo, per aiutare le persone che vivono situazioni di fragilità, di solitudine, di isolamento; la richiesta di una risposta generosa e disponibile per far sì che la nostra città viva un’attenzione rinnovata alle persone che più hanno bisogno di cura”.

Napoli, 9 luglio 2015