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Encomio di Elena.

di Chiara Scamardella

L’Encomio di Elena è un discorso pubblico del V secolo a.C. pronunciato dal sofista Gorgia ad Atene. È una delle pochissime prove scritte della riconosciuta abilità retorica dell’uomo che si credeva potesse convincere chiunque di qualsiasi cosa.

È forse il testo più abilmente costruito di tutta la tradizione greca ed ancora oggi attualissimo, eppure è uno dei più osteggiati della storia poiché da inizio alla millenaria cattiva fama della retorica: Gorgia sostiene che il linguaggio, che per i greci è caratteristica specie-specifica dell’uomo, sinonimo di ragione, ragionamento, cultura e ciò che viene pubblicamente utilizzato come alternativa alla violenza e quindi favorisce la nascita e l’unione della comunità, sia intrinsecamente violento. Perché il linguaggio è esercitare persuasione, e la persuasione è sempre una forma di costrizione poiché agisce sulle nostre opinioni spingendoci a cambiarle se non addirittura ad agire inconsapevolmente secondo i fini dell’oratore. Fa leva sui nostri sentimenti, sulle credenze condivise dalla comunità, sul ragionamento più plausibile e provoca in noi reazioni/azioni involontarie poiché indotte da un agente esterno.
Questa del potere persuasivo insito in ogni atto linguistico, è per l’autore la terza delle cause che spinsero Elena ad andare a Troia scatenando così la guerra, e, come dimostra abilmente, atto costrittivo che la scagiona dall’accusa di responsabilità morale poiché la sua fu un’azione involontaria.
Gorgia adduce altre tre cause al comportamento della donna e dimostra anche in questo caso l’innocenza di lei liberandola dalla cattiva fama di cui aveva sempre ingiustamente goduto.
Però l’orazione è più di un banale encomio poiché in essa si fa un elogio al linguaggio stesso, la descrizione della sua pericolosità e la fallacità della conoscenza umana, nonché del potere che da un buon uso delle proprie abilità linguistiche, capacità che aiuta anche a difendersi dagli attacchi altrui ed entrare nella sfera di deliberazione pubblica; Gorgia, il retore, si sta procacciando degli allievi!

Napoli, 7 settembre 2015