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Eccellente Salvaguardia dei beni culturali nelle Chiese

di Manlio Maglio

La fede e la devozione cristiana ed il generoso contributo di nobili benefattori ha fatto sì che moltissime chiese siano state impreziosite con meravigliose opere d’arte. Vi si possono perfino trovare splendidi mosaici bizantini, statue di grandi scultori come Tino da Camaino, Giulio Monteverde, Vincenzo Danti. Antichi affreschi, attribuiti alla scuola di Cimabue, di Giotto o di pittori più recenti, attirano inevitabilmente lo sguardo dei fedeli. Che dire poi di splendide tele del Beato Angelico, del Perugino, di Botticelli e di tanti altri artisti famosi che hanno realizzato opere capaci di destare grande ammirazione. Inoltre, si possono apprezzare anche bellissimi crocifissi o candelabri d’argento, finemente cesellati da valenti artigiani.
E’ stato detto: “Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia nel cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione”. La bellezza aiuta ad elevare lo spirito, quindi le opere d’arte che rappresentano efficacemente motivi religiosi, sono un elemento importante e ben necessario nelle chiese.
Purtroppo, però, la bramosìa di vari delinquenti li ha portati ad operare furti di molte opere d’arte nelle chiese con grande sofferenza dei fedeli e dei cultori dell’arte. Grazie, peraltro, all’impegno della Conferenza Episcopale italiana, diversi giovani professionisti sono stati coinvolti in un progetto che ha consentito di inventariare circa quattro milioni di beni, fino ad oggi.
Questo inventario, realizzato in accordo con il Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.), è avvenuto d’intesa con il Comando dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio culturale. Ciò significa che, in caso di furto, è possibile accedere alla banca nazionale dell’inventario e, nella maggioranza dei casi, riuscire a recuperare i beni trafugati.
Ovviamente, i Parroci e quanti possiedono beni culturali e d’interesse religioso, devono sapere “come muoversi”, così la C.E.I. – in collaborazione con i carabinieri e il Ministero dei beni culturali – ha provveduto a realizzare un manuale “Linee guida per la tutela dei beni culturali ecclesiastici” che Parroci e Rettori potranno scaricare direttamente dal sito C.E.I.
Il Cardinale Bagnasco, entusiasta del lavoro realizzato dagli esperti, ha espresso il suo più vivo compiacimento, dichiarando che: “È anche grazie all’azione di questi operatori che il Paese sta riscoprendo il valore e il significato dei suoi beni, profondamente legati al vissuto delle comunità cristiane.

Napoli, 4 dicembre 2014