Cop 25. A Madrid dal 2 al 13 dicembre per la salvaguardia del clima.
Cop 25. A Madrid dal 2 al 13 dicembre per la salvaguardia del clima.
di Martina Tafuro
Il contrasto al cambiamento climatico è
“una priorità assoluta e le Nazioni Unite intendono avere un ruolo guida.
[…] L’emergenza climatica è una gara che stiamo perdendo,
ma è una gara che possiamo vincere se cambiamo le nostre strade adesso”.
António Guterres, segretario generale ONU
Dopo la rinuncia del Cile ad ospitare la Cop 25, le Nazioni Unite hanno deciso che la Cop 25 si terrà a Madrid, in Spagna, dal 2 al 13 dicembre 2019.
La Conferenza si prefigge di essere da stimolo per favorire tutte quelle azioni intraprese dai diversi Stati rispetto alla finalizzazione e all’aggiornamento dei rispettivi piani nazionali di azione sul clima.
Dal 2 al 13 dicembre, dunque, i governanti mondiali si siederanno a un tavolo per definire i passi indispensabili da intraprendere nel processo di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, cercando di attuare e rendere operativo l’Accordo di Parigi.
Inoltre, la Conferenza sarà da stimolo per incrementare le azioni dei diversi stati rispetto alla finalizzazione e all’aggiornamento dei rispettivi piani nazionali di azione sul clima (gli NDC).
Oltre alla venticinquesima Conferenza delle Parti (COP25), l’appuntamento comprenderà la quindicesima sessione della Conferenza delle Parti del Protocollo di Kyoto (CMP15) e la seconda sessione della Conferenza delle Parti dell’Accordo di Parigi (CMA2).
Nella cornice della Cop25, si svolgeranno una serie di interessanti eventi:
- il Climate Action Studio Event, con la presentazione di una piattaforma in grado di mostrare le azioni intraprese dai singoli stati per la lotta contro i cambiamenti climatici;
- l’Action Hub Event, cioè l’inaugurazione di uno spazio dedicato ad associazioni, ong e attori economici, dove verranno presentati i diversi progetti sul clima lanciati nel mondo;
- la Conferenza sulle tematiche di genere, dedicata alla sensibilizzazione sulla condizione delle donne e spazio per evidenziare il loro contributo nelle azioni per il clima.
Che cos’è una COP?
COP indica la Conference of the Parties, cioè le conferenze mondiali annuali, organizzate, a partire dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), firmata il 12 Giugno del 1992 all’interno della cornice del Summit delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro.
L’UNFCCC entrò ufficialmente in vigore due anni dopo, con la ratifica effettuata da 197 partecipanti - i Parties -, che a partire da quella data si riuniscono ogni anno nella Conferenza delle Parti (COP), da allora si sono svolte 24 COP e negoziazioni sul clima.
Da Parigi a Madrid sempre a difesa del clima.
Le trattative negoziali della XXI Conferenza delle Parti e la Conferenza delle Parti del Protocollo di Kyoto, stabilite a Parigi nel dicembre 2015, hanno portato all’approvazione dell’ Accordo di Parigi, sottoscritto dall’Italia il 22 aprile 2016 a New York.
Obiettivo da raggiungere è il contenimento della temperatura ben al di sotto dei 2°C, cercando di limitare l’aumento a 1.5°C, da realizzare favorendo il contenimento delle emissioni di gas serra, grazie a un forte e reale supporto finanziario e al meccanismo di loss and damage.
Dopo la ratifica di 55 Paesi che rappresentano almeno il 55% delle emissioni globali di gas serra, l’Accordo di Parigi è entrato in vigore il 4 Novembre 2016.
Ad oggi 180 Paesi, dei 197 facenti parte dell’UNFCCC, hanno ratificato l’accordo di Parigi, accettando un sistema di monitoraggio più trasparente e chiaro.
I punti fondamentali del sistema sono:
- gli inventari nazionali delle emissioni di gas serra, devono sviluppare il monitoraggio delle emissioni di tutti i Paesi, la verifica degli impegni di riduzione delle emissioni determinati nell’Accordo di Parigi, garantire il rispetto di alcune caratteristiche tecniche e la trasmissione biennale dei dati, da tutte le Parti;
- il monitoraggio dell’implementazione e del raggiungimento degli NDC, fatto servendosi di indicatori ( tipo le emissioni e gli assorbimenti gas serra, la percentuale di riduzione dell’intensità carbonica, indicatori qualitativi per una specifica politica o misura di mitigazione, co-benefits di azioni di adattamento, percentuale di uso di energia rinnovabile, ettari di riforestazione, ecc.);
- la revisione tecnica dei report trasmessi da parte di esperti e finalizzata alla valutazione dell’effettiva attuazione degli impegni intrapresi.
Informazione e approndimenti:
https://seors.unfccc.int/applications/seors/reports/events_list.html?session_id=COP%2025
Napoli, 1 dicembre 2019