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Che non finisca mai l’inchiostro alla penna di Samuele Bersani!
di Emanuela Cristo

C’è una generazione di artisti, quelli saliti alla ribalta agli inizi degli anni ’90, che ha saputo infondere linfa di oggettivo valore, sia di forma che di sostanza, al cantautorato italiano. Quest’ultimo da sempre deve fare i conti con l’inestimabile eredità dei vari De Andrè, Guccini, Gaetano, Dalla, De Gregori e… avremmo la fortuna di poterne elencare altri, se ne avessimo il tempo. Alla scuola romana (vedi Silvestri, Gazzè, Fabi) fa da validissimo contraltare quella bolognese, rappresentata, fra gli altri, dalla penna di Samuele Bersani.

Cinema Samuele, l’ultimo album di inediti di Bersani, a sette anni dal precedente Nuvola Numero Nove.

Un grande talento che si impone nel panorama italiano

Nato a Rimini, figlio di un flautista, Samuele aveva potuto respirare la musica sin da bambino. Trasferitosi giovane a Bologna, ebbe l’opportunità di mostrare il proprio talento, seppur ancora acerbo, a Lucio Dalla, il quale lo scelse per aprire il Cambio Tour nel ’91. L’anno successivo C’hanno Preso Tutto fu il suo album d’esordio (conteneva Chicco e Spillo, acuta riflessione sull’età adolescenziale). Ma il successo di vendite avvenne con Freak del ’95, trainato dalla sfrontata title track e dall’intensa Spaccacuore, ormai un classico dell’autore.

La fase della maturità sia musicale che di scrittura è costituita dal corpus della triade Samuele Bersani (’97), L’Oroscopo Speciale (2000) e Caramella Smog (2003). Brani come Giudizi Universali, Coccodrilli, Il Pescatore di Asterischi, Replay, Chiedimi Se Sono Felice (per la colonna sonora dell’omonimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo) e Cattiva diventano non solo classici della musica cantautoriale italiana, ma soprattutto l’inequivocabile marchio di fabbrica della scrittura e della poetica del cantante emiliano.

I sodalizi artistici e i riconoscimenti

I successivi lavori (L’aldiquà, Manifesto Abusivo e Nuvola Numero Nove) hanno consolidato quelli che sono sempre stati i punti fermi della produzione di Samuele. Il musicista si è spesso aperto a collaborazioni con altri artisti, accomunati dall’elevata cifra stilistica. Si pensi a Canzone, scritta proprio per Lucio Dalla, o ai brani scritti per Mina, Ornella Vanoni, Laura Pausini e Fiorella Mannoia. Ai brevi ma intensi sodalizi con Cammariere, Concato, Pacifico, gli Avion Travel, per citarne solo alcuni.

Bersani è ad oggi uno degli artisti maggiormente premiati dal Club Tenco, oltre ad aver ricevuto per ben due volte il Premio Mia Martini al Festival di Sanremo, un Lunezia e il Premio Amnesty Italia per Occhiali Rotti, dedicata al reporter Enzo Baldoni.

Cos’è che rende Bersani una gemma preziosa del cantautorato italiano?

La profonda sensibilità di Samuele era evidente già dalle prime prove. La spiccata intelligenza, in grado di affrontare i piccoli tragici eventi del quotidiano con ironia e apparente distacco, è utile ad affinarne la descrizione, sospesa sempre a metà fra il surreale e l’autobiografico. Bersani è autore attento ai dettagli dei gesti più routinari, perché sa che sono ciò che fa la differenza nelle relazioni sentimentali come nell’approccio col mondo intorno. Le sue analisi dei rapporti, così come quelle sulla società, sono spietate e allo stesso tempo poetiche, il suo tocco è raffinato e negli anni non ha fatto che migliorarsi, come il vino, ampliando il proprio vocabolario delle emozioni.

Il cantautore non ha mai perso di vista i suoi fari di riferimento, quali Tenco, Battisti, lo stesso Dalla, riuscendo però a costruire una propria forte identità artistica. Non è mai caduto nella trappola di imboccare la più facile strada di una melensa musica leggera italiana, collezionista di vendite e canzonette sdolcinate l’una la fotocopia dell’altra. Samuele ha scelto di seguire la propria ricerca musicale, laterale rispetto a certe regole del musicbusiness, scavando dentro sé stesso, attraversando momenti bui come un essere umano qualunque, per questo autentico, “umano” appunto. È per questo che ogni volta che Bersani usa la penna, sappiamo che la immerge nel suo personale microcosmo straordinario e complesso e che, con tutta probabilità, ci porterà via un altro pezzetto di cuore.

Napoli, 22 settembre 2022