mar 1 OTTOBRE 2024 ore 16.45
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Capitalismo naturale
di Matteo Tafuro

 

7Vi ricordate quando tutti dicevano che l’esperienza del Covid ha dato a tutti noi la possibilità di riflettere sulle cose importanti. Ci dicevamo di rimettere un nuovo ordine nelle nostre priorità, di porre attenzione alle cose che davamo per scontate.

Carissimi lettori, è inutile girarci intorno!

Tutti noi viviamo in un articolato ecosistema dove tutto è interconnesso, dove dobbiamo agire in fretta per salvare il salvabile a livello ambientale e che c’è bisogno di un grande cambiamento.

Belle parole, ma cosa possiamo fare, nella realtà, per migliorare il mondo? Da dove cominciare? Che tipo di cambiamento occorre?

Negli ultimi decenni, molte imprese hanno scoperto enormi vantaggi per aumentare i loro profitti, utilizzando tecnologie e pratiche commerciali innovative.

Settori essenziali della produzione e dell’economia mondiale, stanno riconvertendo il loro agire ambientalista, in favore di qualità, sicurezza, ecologia e benessere.

Numerosi attivisti, economisti, filosofi, scienziati, politici, scrittori, giornalisti, ricercatori, imprenditori si adoperano per creare un mondo diverso elaborando, con studi e ricerche, le proprie soluzioni.

Ho selezionato Capitalismo naturale La prossima rivoluzione industriale, un libro in grado di farci uscire dalla nostra comfort zone e servire da pungolo verso il cambiamento.

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Capitalismo Naturale è stato pubblicato, per la prima volta nel 1999 ed è diventato da subito il manifesto della rivoluzione naturale, la cosiddetta rivoluzione “nat cap”.

Capitalismo naturale La prossima rivoluzione industriale di Paul Hawken, Amory B. Lovins, L. Hunter Lovins, Edizioni Ambiente, anno 2007, pag. 310, ISBN 978-88-89014-66-0

Capitalismo naturale La prossima rivoluzione industriale di Paul Hawken, Amory B. Lovins, L. Hunter Lovins, Edizioni Ambiente, anno 2007, pag. 310, ISBN 978-88-89014-66-0

La pubblicazione pone al centro dell’analisi e dell’agire le risorse naturali come valore monetario e generatrici di servizi forniti dagli ecosistemi.

Da ciò deriva che, se si contabilizzano le risorse e si punta all’efficienza si riesce a produrre di più spendendo meno. Il modello industriale generato esclude gli sprechi e la produzione di rifiuti, spostando l’economia verso un flusso continuo di valore e servizi. Il volume, attraverso 15 capitoli, analizza numerosi esempi per illustrare, con percorsi realizzabili, la risoluzione del conflitto tra business e ambiente.

1Nel primo capitolo (La prossima rivoluzione industriale), dopo la critica al capitalismo industriale, viene descritto il capitalismo che prende in considerazione i sistemi viventi. Si offre lo spunto, anche al decisore istituzionale, di imitare la biodiversità, per organizzare i flussi di risorse e i servizi.

Il secondo capitolo (Reinventare la ruota) analizza il sistema di trasporto su gomma, per parlare di auto a propulsione ibrido-elettrica e della rivoluzione delle celle a idrogeno.

Nel capitolo terzo (Non sprecare) è il tema dei rifiuti ad essere centrale, dove, con esempi ed aneddoti, si evidenza l’immensa ricchezza perduta con la cattiva e inefficiente gestione dei nostri rifiuti. Le nuove tecnologie, la progettazione ecosostenibile e la maggiore efficienza energetica sono le tematiche affrontate nel quarto e nel quinto capitolo (Costruire il mondo e Nuovi edifici, nuovi quartieri).

Tutto ciò fatto superando la barriera dei costi, sia con design integrati che tenendo in conto le tecniche progettuali e costruttive di chi ci ha preceduto, viene trattato nel capitolo sesto (Superare la barriera dei costi). 5

Il settimo capitolo (Servizi e flusso al posto dei “muda”) mette a nudo le inefficienze e la bassa redditività dei servizi. Muda è il termine con il quale venivano designate nel Medioevo le carovane navali periodicamente organizzate dalle Repubbliche Marinare italiane, su percorsi prestabiliti.

Il rimedio a queste inefficienze è l’applicazione del lean thinking (pensare in modo essenziale), un metodo caratterizzato dalla risoluzione del flusso continuo di valore, che è definito dal consumatore su sua specifica richiesta e che tende alla perfezione (cioè, all’abolizione dei muda).

51Dal capitolo 8 (Capital Gains) si evince che solo con la semplificazione è possibile arrivare alla complessità, poiché ogni piccola parte della Terra è influenzata dall’attività dell’uomo e non se ne conoscono le conseguenze.

Negli ulteriori capitoli: I filamenti della natura, Cibo per la vita, Soluzioni per l’acqua, Clima: fare bene e fare soldi, Far funzionare i mercati, Capitalismo umano, C’era una volta il pianeta, vengono descritti vari modi di utilizzo delle risorse naturali per generare profitto efficiente, efficace e duraturo. 

Nola, 25 settembre 2024