Attenzione su Bagnoli. Le proposte dei Verdi.
Nessuna operazione immobiliare a Bagnoli ma attrattori per turismo ecocompatibile.
Il parco di centoventi ettari a Coroglio, afferma in una nota il consigliere comunale dei Verdi Carmine Attanasio, nacque dall’esigenza di restituire alla sua vocazione naturale quell’angolo di paradiso che qualcuno pensava e pensa ancora, a distanza di vent’anni, di occupare probabilmente con “palazzi vista mare” al fine di realizzare i propri affari che nulla hanno a che vedere con lo sviluppo di Napoli e di tutta la sua area metropolitana e che nessuna economia produrrebbe se non un realizzo immediato per i “prenditori” napoletani. Al contrario, continua Attanasio, ritengo che una imprenditoria pulita possa fare i suoi “legittimi affari” in un contesto di riqualificazione e tutela dell’area. Sono contro il “cemento passivo” rappresentato da nuove residenze ma da ambientalista pragmatico e consapevole non dico no al “cemento attivo” che possa creare vero lavoro e sviluppo in una città che ha fame di posti di lavoro. ” In quell’area oltre al potenziamento di città della Scienza sarebbe opportuno realizzare la “Città della Musica, del Teatro e della Produzione Televisiva, la Città della Vela e la Città del Tennis. Si potrebbe pensare così a quattro diversificati grandi attrattori: Città della Musica, del Teatro e della Produzione Televisiva, Città della Vela, Città del Tennis e Città della Scienza. Il tutto immerso nel verde prevedendo la realizzazione di alberghi di massimo tre piani da distribuire attorno al grande parco; quest’ultimo potrebbe ospitare i predetti attrattori attraverso una modifica del PUA e la riduzione dei cosiddetti siti di archeologia industriale, al fine dell’utilizzo delle cubature già presenti all’interno dello stesso parco che vedrebbe la messa a dimora di almeno diecimila nuove essenze arboree creando quella macchia di verde ipotizzata ma mai concretamente realizzata . Un progetto di lavoro e sviluppo compatibile che porterebbe almeno cinquantamila posti di lavoro tra diretto e indotto. Se si fosse pronti a discutere su tutto questo già da domani saremmo pronti a sederci ad un tavolo per rivedere il piano esecutivo deciso dalle precedenti amministrazioni che, voglio ricordarlo a chi ha la memoria corta, ha partorito un auditorium di trecento posti!!! Un parco dello sport ormai vandalizzato, un orribile edificio che dovrà ospitare tartarughe, come se non bastassero quelle che sono nei palazzi della politica, e infine un roseto di addirittura tre ettari!”
Napoli, 20 agosto 2014