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Angelus di Papa Francesco – Domenica 6 Dicembre

di Manlio Maglio

Non è stato facile per i pellegrini entrare in Piazza San Pietro per pregare l’Angelus con Papa Francesco e ascoltare le sue parole. I controlli di polizia ai varchi d’accesso sono stati severissimi e non c’è da sorprendersi in considerazione del rischio di attentati da parte dell’ISIS. Nessuno però ha protestato e si è sottoposto volentieri ai controlli necessari. Quando il Pontefice si è affacciato, salutato da un festoso battimani, ha parlato del perdono, della necessità di impegnarsi per la propria salvezza, del dovere che ha ciacuno di noi di fare conoscere Cristo a quanti incontriamo nei nostri ambienti. Ma Francesco, richiamando anche l’Enciclica “Laudato si” ha parlato della salvaguardia dell’ambiente, per cui tutti siamo chiamamati a dare il nostro contributo.
Dopo il consueto saluto “Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Il Papa ha invitato i fedeli alla conversione; conversione che riguarda tutti i cristiani, anche quelli che credono di essere buoni: “Abbiamo in noi gli stessi sentimenti di Gesù? E’ vero che sentiamo come sente Gesù? Per esempio, quando subiamo qualche torto o qualche affronto, riusciamo a reagire senza animosità e a perdonare di cuore chi ci chiede scusa? Quanto difficile è perdonare! Non siamo a posto, sempre dobbiamo convertirci, avere i sentimenti che aveva Gesù”.
La voce del Battista grida ancora negli odierni deserti dell’umanità, che sono le menti chiuse e i cuori duri. Oggi come allora, egli ci ammonisce con le parole del profeta Isaia: «Preparate la via del Signore!» (v. 4). È un invito pressante ad aprire il cuore e accogliere la salvezza che Dio ci offre incessantemente perché ci vuole tutti liberi dalla schiavitù del peccato.
Richiamando poi il brano evangelico «ogni uomo vedrà la salvezza di Dio», Francesco fa rilevare che ”Nessuno di noi può dire: “Io sono santo, io sono perfetto, io già sono salvato”. No. Sempre dobbiamo accogliere questa offerta della salvezza. E per questo l’Anno della Misericordia: per andare più avanti in questa strada della salvezza, quella strada che ci ha insegnato Gesù. Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati per mezzo di Gesù Cristo, l’unico mediatore (cfr 1 Tm 2,4-6).
Ma questo non basta perché “ognuno di noi è chiamato a far conoscere Gesù a quanti ancora non lo conoscono, a quanti incontriamo al lavoro, a scuola, nel condominio, in ospedale, nei luoghi di ritrovo”.
Ha posto poi l’interrogativo per ciascuno: “Ma io davvero sono innamorato di Gesù? Sono convinto che Gesù mi offre e mi dà la salvezza? Se sì, devo farlo conoscere. Ma dobbiamo essere coraggiosi: abbassare le montagne dell’orgoglio e della rivalità, riempire i burroni scavati dall’indifferenza e dall’apatia, raddrizzare i sentieri delle nostre pigrizie e dei nostri compromessi.
Dopo l’Angelus, Papa Bergoglio si è soffermato a parlare dei lavori che la Conferenza sul clima, di Parigi sta portando avanti sulle problematiche ambientali.“Cari fratelli e sorelle, Seguo con viva attenzione i lavori della Conferenza sul clima in corso a Parigi. Per il bene della casa comune, di tutti noi e delle future generazioni, a Parigi ogni sforzo dovrebbe essere rivolto ad attenuare gli impatti dei cambiamenti climatici e, nello stesso tempo, a contrastare la povertà e far fiorire la dignità umana.
Francesco ha poi ricordato che il 7 dicembre ricorre l’anniversario dell’incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca Atenagora in cui sono state cancellate le reciproche scomuniche “tra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli nel 1054. E’ davvero provvidenziale che quello storico gesto di riconciliazione, che ha creato le condizioni per un nuovo dialogo tra ortodossi e cattolici nell’amore e nella verità, sia ricordato proprio all’inizio del Giubileo della Misericordia”. Ed ha aggiunto: “Ricordiamo nella nostra preghiera il caro Patriarca Ecumenico Bartolomeo e gli altri Capi delle Chiese Ortodosse, e chiediamo al Signore che le relazioni tra cattolici e ortodossi siano sempre ispirate dall’amore fraterno”.
Il Papa ha poi concluso augurando a tutti: “una buona domenica e una buona preparazione per l’inizio dell’Anno della Misericordia”.

Roma, 6 dicembre 2015