mer 18 SETTEMBRE 2024 ore 08.30
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Amma faticà
di Giovanni Della Pietra

 Il Napoli passa con il brivido

1Non è calcio di agosto, ma è la prima ufficiale di Antonio Conte sulla panchina del Napoli: allo Stadio Diego Armando Maradona, è Napoli – Modena, valida per i 32esimi di finale di Coppa Italia. La gara termina ai calci di rigore, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari: al penalty sbagliato di Cheddira, risponde il portiere azzurro Alex Meret intercettando i rigori di Battistella e Zaro.

La partita

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Le prime due azioni del match capitano sui piedi di Palumbo, che prima calcia debolmente tra le braccia di Meret da posizione favorevole, poi marchia l’incrocio dei pali con una conclusione dal limite dell’area di rigore. Unica azione partenopea della prima frazione di gioco è di Leo Spinazzola, che su iniziativa personale trova il tiro che scivola labilmente al lato della porta difesa da Gagno.

All’inizio della ripresa, anche Lobotka si iscrive alla festa dei tiri dal limite dell’area del Napoli, ma nemmeno lui centra la porta.lobotka_

Al 67’, su cross di Anguissa allontana la difesa gialloblù, Kvaratskhelia ribatte verso la porta, ma Gagno riesce ad opporsi al tiro del georgiano. Con la sostituzione di Mazzocchi con Ngonge, il Napoli passa ad un più offensivo 4-2-4, ma non riesce a creare occasioni da rete fino al 91’, quando il subentrato esterno francese libera il cross con una grande giocata sugli esterni, ma Oliveira spedisce di testa oltre la traversa. Durante la lotteria dei rigori, sono decisive la rete di Kvaratskhelia e la doppia parata di Alex Meret.

Il punto Della Pietra

Gli effetti di una stagione disastrosa – quella 2023/24 – si vedono ancora quando il Napoli ad inizio agosto deve lottare per accedere ai sedicesimi di Coppa Italia, scontro figlio di una formula che agevola le prime 8 del Campionato precedente. E così gli azzurri, con le gambe imballate dalla preparazione dura di mister Conte e con la testa a ripetere nuovi dettami tattici, affrontano il Modena, squadra che milita in Serie B. I canarini si difendono in maniera arcigna con due linee strette da quattro, lasciando 3eventuali ripartenze ai piedi di Gliozzi e Palumbo, sfiorando anche la rete del vantaggio nella prima frazione. Dal fronte azzurro, si iniziano a vedere anche le novità tattiche introdotte da Antonio Conte: difesa a 3, esterni tutta fascia che spingono, con i trequartisti che si sovrappongono con conseguente inserimento centrale dei quinti, ma si iniziano a scovare anche i primi difetti degli azzurri: centrocampo a due, facilmente saltato nelle uscite del Modena, complice l’impossibilità di rincorrere gli avversari come si vorrebbe. Il Napoli comincia a mirare da lontano il bersaglio grosso, ma non riesce mai a scardinare la retroguardia gialloblù. Allo scadere dei 90′, con il risultato fisso sullo 0-0, si arriva ai calci di rigore (da questa edizione della Coppa Italia non sono previsti gli extra time fino alla semifinale), dove Cheddira fa venire i brividi ai tifosi azzurri, ma Meret raddirizza la nave salvando due penalty e consentendo ai partenopei l’accesso al turno successivo in quella che è l’unica Coppa stagionale a disposizione della truppa di Antonio Conte. Da questa gara emerge la necessità di migliorare alcuni accorgimenti tattici, di rodare al meglio la preparazione e di implementare una rosa che in alcuni ruoli è ridotta allo stretto necessario.

I migliori

Meret 7: Bistrattato, sempre. Ma salva il Napoli da un esordio in salita.1

Kvaratskhelia 6.5: Il più propositivo degli azzurri, ma le misure e le dinamiche non sono ancora quelle giuste e, quindi, spesso abbassa la testa e tenta le iniziative personali.

Zaro – Pergreffi 6.5: Autori di una strenua resistenza che porta il Modena ad un passo dall’impresa.
Bisoli 7: L’artefice della favola per una notte con un piano spiattellato ai quattro venti in conferenza: chiudere il Napoli nella metà campo gialloblù con difesa ad oltranza.

Arbitro
Bonacina 5: Inesperto e si vede nel controllo delle perdite di tempo. Fiscale sul giallo di Anguissa. Regolare il rigore di Kvaratskhelia.

Nola, 12 agosto 2024

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