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Al Teatro Diana una nuova ed esilarante commedia di Vincenzo Salemme “Una Festa Esagerata”

di Domenico De Gregorio

Erano anni che Vincenzo Salemme non scriveva una commedia divertente ed intelligente come “ Una festa esagerata” in scena al teatro Diana di Napoli.

Un’opera teatrale costruita e scritta in modo perfetto, con i caratteri dei vari personaggi ben delineati e disegnati in chiave fortemente comica, secondo la migliore tradizione teatrale napoletana.

In questo lavoro Salemme non nasconde di essersi ispirato al suo grande maestro Eduardo, e lo fa inserendo nella commedia battute orami passate alla storia del teatro eduardiano, ma anche con riferimenti più diretti, come il personaggio del dirimpettaio Eduardo, quale si rivolge il protagonista Gennaro Parascandolo, interpretato dallo stesso Salemme.

Come si diceva, la commedia è ben concepita e ben sviluppata, ricca di verve, di battute intelligenti e profonde e man mano che la storia si dipana le sorprese ed i colpi di scena si susseguono copiosi. Si ride e si ride tanto fino all’ultima battuta ma non solo, infatti la stessa la commedia, nel mettere a nudo tutta una serie di criticità umane, si trasforma in uno strumento di satira sociale, di costume, di politica, e in tal modo si adatta perfettamente alla realtà dei nostri tempi, inducendo lo spettatore a riflettere su alcune problematiche attuali.

La scenografia di Alessandro Chiti, è sapientemente costruita , ricca di dettagli e funzionale al lavoro teatrale capace di cambiare velocemente la cornice entro la quale la storia prende vita. Sul palco al fianco del protagonista Vincenzo Salemme nei panni del geometra Parascandolo, padre della festeggiata che si accinge a debuttare in società , troviamo Teresa Del Vecchio, nel ruolo della moglie rampante, che ancora una volta da prova del suo grande talento, non una caratterista, ma, un’ attrice capace di interpretare anche ruoli molto diversi tra loro, con la stessa passione e credibilità. Attorno ai due protagonisti ruotano tutta una serie di divertenti personaggi, Nicola Acunzo, nella parte del parroco, Antonella Cioli, nelle vesti della condomina del piano di sotto, che non si risparmia sul palco omaggiando la grande Luisa Conte, Antonio Guerriero aspirante portiere, ed ancora Mirea Flavia Stellato, Sergio D’Auria, Vincenzo Borrino e Giovanni Ribò.

Vincenzo Salemme, si conferma attore di grande capacità, commediografo brillante e profondo, regista attento ed efficace, che riesce a dosare e miscelare in giusta proporzione sagacia raffinata e colore popolare, imprimendo alla commedia ritmi sempre brillanti e serrati, con un finale melanconico che fa scattare il meritato applauso finale.

Napoli, 16 febbraio 2017