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Home Cultura Al Teatro Augusteo, Napoli, Tato Russo in “Il Fu Mattia Pascal”

Tato Russo Ed Il Suo Amore Per Pirandello In Il Fu Mattia Pascal In Scena Al Teatro Augusteo Di Napoli.
di Domenico De Gregorio

Nonostante le tante repliche negli ultimi anni, sorprende ancora per la forza drammaturgica, il fortunato adattamento de “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello ad opera di Tato Russo, in scena al teatro Augusteo di Napoli. Si alza il sipario è l’atmosfera che si respira è proprio quella originaria dell’autore, i toni del nero e le luci basse danno al racconto di apertura una suggestiva ed emozionante atmosfera, quadro perfetto per l’inizio di un viaggio nell’animo umano tanto caro a Pirandello. La messa in scena di Tato Russo è pulita e non tradisce il testo dello scrittore siciliano, anche grazie all’aiuto di una voce fuori campo che entra in gioco quando la narrazione si fa più intima e la rappresentazione le lascia rispettosamente il passo.
Pochi oggetti di scena, essenziali, coperti da drappeggi neri, consentono agli attori in scena di viaggiare nel tempo e nello spazio, dando alla narrazione la giusta cornice, e agli attori stessi la possibilità di esprimere al meglio le molteplici maschere di cui tutti i personaggi pirandelliani ne sono dotati. I due atti scorrono veloci, i tempi teatrali sono perfetti per l’impostazione data ad un lavoro complesso nella sua rappresentazione. Il pubblico, quasi rapito, partecipa al dipanarsi della storia, segue con attenzione il dramma, il disaggio di un uomo vivo ma morto per il mondo, incapace o meglio condannato dalle sue stesse scelte a non poter amare, a non poter vivere quella vita libera che credeva potesse essere a lui regalata dalla morte. In alcuni momenti, il dramma lascia spazio a qualche istante di umorismo amaro, sofferto ma vero che Pirandello riusciva sempre a vedere nelle situazioni anche più difficili della vita. L’interpretazione di Tato Russo nel doppio ruolo di Mattia Pascal/Adriano Meis è superba ed ineccepibile ed ottima è la prova di tutto il cast, tra cui spiccano Katia Terlizzi nel ruolo di Adriana, Marina Lorenzi nel ruolo di Silvia Caporale, Carmen Pomella nel doppio ruolo di Romilda e Pepita Pantagada, Massimo Sorrentino nel ruolo del bibliotecario Romitelli, Peppe Mastrocinque nel ruolo di Terenzio Papiano e Francesco Ruoto nel ruolo di Paleari. Si spengono le luci e cala il sipario tra gli applausi di una platea entusiasta.

Napoli, 15 novembre 2015