mer 27 NOVEMBRE 2024 ore 03.32
Home Tecnologia, musica e altro Acquamorta

Acquamorta

di Pio Gargano

Per risalire alle origini del nome di questo piccolo porticciolo, dobbiamo ritornare a quando Monte di Procida era semplicemente un luogo di pescatori. Si tramanda che qui viveva un ricco signore, Cosimo, il proprietario di un terreno situato proprio sopra il costone.

Ogni giorno controllava i suoi affari, andando a controllare il suo possedimento e sovente capitava che con lui andasse anche la sua unica figlia femmina, una meravigliosa ragazza di nome Acqua. Si narra che un giorno la giovane, notando una distrazione del padre, corse da sola verso la spiaggia per fare un bagno…. si allontanò dalla riva senza rendersene conto ed un’onda l’inghiottì, facendola quasi annegare..

Quando la bellissima fanciulla si riprese, poco dopo, si ritrovò in una piccola piroga con Giosuè, un giovane pescatore originario di Procida che, sopraggiungendo nel porticciolo, l’aveva vista quasi annegare e tratta in salvo.

Da allora, ogni giorno, Acqua scorgeva sulla spiaggia la barchetta di Giosuè, alzava il braccio e lo salutava. Lui lasciava andare il remo e salutava a sua volta il suo amore.

Ma un triste e cupo giorno la barca di Giosuè non arrivò al piccolo porto:

Acqua fu informata che a Procida alcuni pescatori, sorpresi da una fortissima tempesta, annegarono. Il suo Giosuè, non c’era più.

Acqua non si dette pace per la dolorosa ed improvvisa perdita.

La leggenda vuole che, la ragazza, dopo diversi giorni in attesa del suo amore perduto, sconvolta oltremodo, si avviò verso il mare senza più far ritorno.
Da allora, quella spiaggia fu chiamata dagli abitanti del luogo “Acquamorta”.

Ed ecco che quell’insenatura di Monte di Procida custodisce così, dopo secoli, ancora il ricordo di quell’innocente e puro amore perduto.
Secondo un’altra tesi, meno poetica, questo singolare nome è associato fatto che le acque del porticciolo, essendo abbracciate dall’insenatura, non subirebbero mai delle forti correnti, rimanendo così “eternamente” calme…. morte.

Arrivando sul posto in anticipo, aspetto spesso l’ora dorata:

quel lasso di tempo che và da poco prima che il sole cali a circa una mezzora dopo…sono momenti fugaci, molto dipende dalla stagione, ma a prescindere dalla durata del fenomeno, ogni giorno tutto si colora di dolcezza, di pace, di serenità.

A farla da padrona i colori caldi, così in fotografia i “sunset” sono considerati un momento cult:

luce morbida, colori mozzafiato, spazio alla cratività ed alle emozioni che guidano
*occhi
*mente e cuore
*dita

Spesso nelle mie foto ritraggo il mare: mutevole amico, fedele compagno di molti attimi, scattati e vissuti della mia vita.

Come arrivare ad Acquamorta?

In auto
Da Napoli predere la Tangenziale in direzione Pozzuoli, uscita 14 verso Pozzuoli/Arco Felice/Bacoli. Superare le Località di Baia e Miliscola quimdi arrivare a Monte di Procida e seguire le indicazioni per Acquamorta.

In Bus
Da Napoli, Piazza Garibaldi, i Bus della linea EAV per Monte di Procida, fermata Acquamorta.

Napoli, 27 maggio 2018