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Papa – Angelus del 26 luglio 2015

di Manlio Maglio

In un’assolata Piazza San Pietro, Papa Francesco, si rivolge ai fedeli riuniti e parla loro prendendo lo spunto dalla pericope giovannea che tratta della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Francesco parla della frande folla che va incontro a Gesù – circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini – e pone il dito sul particolare che Gesù non è solo il taumaturgo che guarisce malati di ogni genere di malattia, di ogni età, sesso e condizione, ma è anche, e soprattutto, il Maestro. Egli infatti sale sul monte ed insegna le grandi Verità che danno un senso all’esistenza umana.
Il tempo trascorre veloce e la sera incombe. Come potrà la gente sfamarsi? Gesù mette alla prova i suoi apostoli che possono solo rispondere: “Duecento denari non basterebbero neppure per dare un pezzetto di pane a ciascuno di loro”. Andrea, uno dei dodici, viene con un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci: “Ma cos’è questo per tutta quella gente?”.
Gli apostoli ragionano in termini umani ma Gesù vuole dimostrare che Dio non ha limiti e che il suo amore può tutto. Fa sedere la gente e ordina agli apostoli di distribuire il pane e i pesci che, nelle loro mani, si moltiplicano tanto che “tutti ne mangiarono e furono sazi e ne avanzarono 12 ceste.
“ Questi gesti – spiega Francesco – anticipano quelli dell’Ultima Cena, che danno al pane di Gesù il suo significato più vero. Il pane di Dio è Gesù stesso. Facendo la Comunione con Lui, riceviamo la sua vita in noi e diventiamo figli del Padre celeste e fratelli tra di noi. Facendo la comunione ci incontriamo con Gesù realmente vivo e risorto! Partecipare all’Eucaristia significa entrare nella logica di Gesù, la logica della gratuità, della condivisione. E per quanto siamo poveri, tutti possiamo donare qualcosa. “Fare la Comunione” significa anche attingere da Cristo la grazia che ci rende capaci di condividere con gli altri ciò che siamo e ciò che abbiamo”.
Ma Bergoglio va oltre e dice: “Chi di noi non ha i suoi “cinque pani e due pesci”? Tutti ne abbiamo! Se siamo disposti a metterli nelle mani del Signore, basteranno perché nel mondo ci sia un po’ più di amore, di pace, di giustizia e soprattutto di gioia. Quanta è necessaria la gioia nel mondo! Dio è capace di moltiplicare i nostri piccoli gesti di solidarietà e renderci partecipi del suo dono.
Dopo l’Angelus, Il Santo Padre ricorda la prossima edizione della Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà, l’anno prossimo, in Polonia. Già da oggi era possibile iscriversi e Borgoglio, con il suo tablet invia la propria iscrizione davanti a tutti i fedeli presenti in piazza. Adesso possiamo essere certi che Anche il Papa parteciperà a quel grande evento che vedrà riuniti milioni di giovani, provenienti da tutto il mondo.
Francesco ha quindi congedato la folla augurando a tutti una buona domenica ed ha concluso: “E per favore non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

Napoli, 26 luglio 2015