mar 19 NOVEMBRE 2024 ore 20.18
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Giallo nella Metropolitana

di Manlio Maglio

La linea 1 della metropolitana di Napoli è considerata un mezzo di trasporto all’avanguardia e alcune sue stazioni sono ritenute le più belle d’Europa. Già, ma quando il treno arriva dopo oltre 40 minuti, quando bisogna fare a gomitate per entrare e magari ti vengono chiuse le porte in faccia? E quando manca la corrente e i passeggeri rimangono, al buio, sotto una galleria, c’è o non c’è da angosciarsi?
Alle 18 e pochi minuti di mercoledì, nella bellissima stazione di “Università”, alcuni passeggeri scendono per prendere il treno diretto a “Dante” e trovano la banchina affollatissima perché non passava un treno da oltre mezz’ora. Dopo una diecina di minuti, l’altoparlante annuncia l’arrivo di un treno “di servizio”, che non si sarebbe fermato, ma subito dopo sarebbe arrivato il treno ordinario. Così avviene e i passeggeri fanno a gomitate per salirvi. Alcuni rinunciano.
Il treno parte e dopo circa un chilometro si ferma perché è venuta a mancare la corrente elettrica. I passeggeri si mettono a gridare, si accendono delle lucette di emergenza e il capotreno, impossibilitato a comunicare con la Centrale per chiedere istruzioni, apre le porte del convoglio. I passeggeri, del tutto sgomenti, si ritrovano a percorrere oltre un chilometro per tornare indietro, camminando con estrema circospezione lungo lo strettissimo passetto di servizio che fiancheggia la galleria.
Raggiunta la stazione, si ritrovano sulla banchina fiocamente illuminata da luci di emergenza e, raggiunte le scale mobili, si devono rendere conto che, per la mancanza di corrente, sono tristemente ferme. Bisogna quindi salire a piedi ma  i diversamente abili – qualcuno in carrozzella – non sono in grado di farlo. Grazie ad alcuni volontari che, molto generosamente, se li sono caricati sulle spalle, hanno potuto raggiungere la superficie dove, per altro, hanno trovato le porte chiuse ed hanno dovuto attendere l’arrivo dei ferrovieri che hanno provveduto ad aprirle.
I dirigenti della metro hanno provato a scusarsi, dichiarando di non essere in grado di comprendere le cause dei guasti. Sicuramente scatteranno delle indagini e qualcosa si scoprirà, ma è comunque sconcertante che una via di trasporto così rinomata non disponga di un adeguato generatore di corrente per far fronte a possibili emergenze.
Intanto, sia i viaggiatori diversamente abili, sia l’Associazione Consumatori hanno annunciato querele. C’è da credere che la cosa finirà in tribunale.

Napoli, 21 febbraio 2015