Vita Culturale a San Giorgio La Molara
Vita Culturale a San Giorgio La Molara
di Fiorella Sole
Continua l’impegno di Imperia Ciletti e Tiziana Ambra Iazeolla per la rivisitazione-rivalutazione del patrimonio artistico culturale di San Giorgio La Molara, in provincia di Benevento.
Le due studiose, da anni residenti a Roma, non trascurano alcunché pur di far emergere dal sonno dei viventi-almeno quelli più vicini a quella realtà- le emergenze etno-antropologico-culturali del Fortore, che costituiscono un patrimonio che aspetta – e, come se aspetta!- di essere rivissuto e partecipato alle nuove generazioni.
Imperia Ciletti, figlia del grande Nicola – che è vanto della vita artistica napoletana e gloria del Sannio beneventano- artista raffinata ed affermata, con la collaborazione- ma pur’essa protagonista di primo piano nel panorama artistico romano- di Tiziana Ambra Iazeolla, storica dell’arte, quest’anno ha preparato un ulteriore ciclo di incontri sul tema “Fare e Parlare” concernenti l’Antico Fare Sangiorgese, capitolo di una sempre più interessante storia della nostra tradizione. Questo di seguito è il calendario, con temi ed orari, della kermesse che si realizzerà nel cortile del Convento e nella Sala Consiliare, con il patrocinio del Comune di San Giorgio La Molara.
Nel cortile del convento, dal 13 al 19 agosto, tutti i pomeriggi, alle ore 17.00, a cura di Imperia Ciletti, si attiveranno laboratori di Feltro creativo. In calendario si tratterà del Bosco Incantato (13/5); delle Bestie Fantasiose (14/8); dei Bruchi Volanti (15/8); del Laboratorio di tessitura di Elisa Carpiceci e del Quadro dei fili (16/8); del Pancarrè Corto( 17/8); della Tessera Tricolore (18/8) e del Quadro Algebrico (19/8).
In prosieguo delle giornate di studio, alle ore 21.30, nella Sala Consiliare, si terranno delle “Conferenze per immagini” a cura di Tiziana Ambra Iazeolla, così calendarizzate: “Rame e ferro” (13/8); L’acconciatura (14/8); La sposa (15/8); La Camicia (16/8); La Veste (17/8); Il Grembiule (18/8); Le Scarpe (19/8).
Che dire di tanto impegno delle discendenti di Nicola Ciletti, che fu artista sommo, cantore della civiltà contadina e Sindaco chiamato a furor di popolo a reggere le sorti del paese nel tragico epilogo del secondo conflitto mondiale? Grazie di “esserci” e non mollate, perché San Giorgio La Molara e la benedetta terra fortorina hanno bisogno di voci e di parole alte per riaffermare la loro presenza nel quadro sempre più sconcertante della realtà socio –culturale contemporanea.
Napoli, 12 agosto 2014