mar 26 NOVEMBRE 2024 ore 16.20
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Mostra su Van Gogh a Napoli
di Elvira Brunetti

La mostra multimediale di Palazzo Fondi a Napoli, in corso fino al 26 giugno 2022, è una piena immersione nell’inquietante e solare universo del pittore moderno forse più amato Vincent Van Gogh (1853 – 1890).

Nella prima sala il visitatore viene accolto da gigantesche proiezioni sulle pareti dei suoi quadri più famosi dagli straordinari effetti dei colori. Fra tutti primeggia il giallo. Era la luce del sole che inseguiva disperatamente. Per tale ragione il suo fiore preferito il Girasole, la cui serie di ben undici dipinti come un’ossessione esegue nell’ultimo anno della sua vita.

Le mostra segue in un altro ambiente, dove con vari pannelli consecutivi, scorrono dei video su piccolo schermo, che illustrano la sua opera, integrata da esaurienti spiegazioni.

Si giunge così nella “Stanza segreta”, in cui Van Gogh incontra i “suoi amici”. Dal pittore Anton Mauve, cugino e ispiratore iniziale, presente con un suo quadro, fino agli artisti dell’epoca a lui più vicini. Tre xilografie di Paul Gauguin, interessanti perchè evidenziano la passione del pittore di Tahiti per la cultura polinesiana. Tre litografie a colori eseguite da Henri Toulouse-Lautrec, più grandi delle precedenti, che esaltano la donna della Belle Epoque. Esse sono un esempio dell’influenza delle “Stampe giapponesi” così care a Vincent.

Ecco poi un notevole quadro “L’infermiera in preghiera”, più grande di tutti, di Fernand Cormon, nel cui atelier Van Gogh lavorò insieme a Emile Bernard. Artista particolare quest’ultimo, in mostra con una sua opera, che inchioda e interroga l’osservatore sul volto di una giovane donna dall’espressione caratteristica. E’ “La Veneziana”. Bernard insieme a Gauguin fondarono una tecnica che chiudeva con una linea la forma in esame, contro le tante sfumature dei pittori precedenti.

Tutti questi artisti, compreso l’importantissimo Cézanne, sebbene presente con una piccola e modesta acquaforte, s’interrogarono sulla crisi dell’Impressionismo, divenuto obsoleto. Si muovevano nella ricerca continua di nuove espressioni artistiche. Sono chiamati” Post-impressionisti”. E van Gogh con i suoi celebri ritratti e autoritratti anticipa l’Espressionismo”. Infine l’unica opera di Vincent, così amava firmarsi, è una piccola ma suggestiva litografia del Dott. Gachet dai tratti riconoscibilissimi. Qui si nota lo sforzo dell’autore di rendere la personalità del medico suo amico.

Allestita bene è, inoltre, la ricostruzione fedele della “Stanza gialla” di Arles, località in Provenza, dove il Nostro visse un breve periodo di coabitazione con Gauguin. Amore e odio che si conclusero col rinomato taglio dell’orecchio sinistro.
Ci sono ancora una serie di abiti femminili lunghi, esposti su manichini, realizzati con tessuti rappresentanti i dipinti di Van Gogh.

Conclude la mostra un lungo ed esaustivo documentario filmato della vita e opera dell’artista.

Napoli, 28 marzo 2022