Movimento Autonomi e Partite IVA: “Riaprire parrucchieri, tatuatori e centri estetici”
Movimento Autonomi e Partite IVA: “Riaprire parrucchieri, tatuatori e centri estetici”
di Fabrizio Ferrante
Il coordinamento campano del Movimento Autonomi e Partite IVA ha inviato una lettera al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e a tutti i membri del Consiglio Regionale. Nel testo, firmato Giuseppe Calvanese, coordinatore in Campania del Movimento, si richiede un’ordinanza che autorizzi la riapertura di centri estetici, parrucchieri e tatuatori in Campania.
“Il coordinamento Regionale Campania del movimento Politico-Culturale “Autonomi e Partite IVA” desidera sottoporre a codesti Onorevoli destinatari – si legge nella lettera – una importante questione alla quale potreste trovare soluzione aiutando, di fatto, professionisti campani. Siamo stati contattati da molti titolari di Partita IVA esercenti l’attività di centri estetici, parrucchieri e tatuatori, preoccupati per il differimento dell’apertura delle proprie attività”.
Spazio quindi alla richiesta di riapertura con tutte le precauzioni del caso: “Come è noto le attività sopra indicate non hanno potuto riaprire il quattro Maggio, causando ulteriore danno economico ai soggetti coinvolti. E’ altresì risaputo che i centri estetici, saloni di bellezza, parrucchieri ed i tatuatori operavano, ancor prima dell’emergenza sanitaria, esclusivamente su appuntamento ed in ambienti sanificati, igienizzati ed utilizzando materiale di consumo monouso. Quindi, chiediamo di emanare un’ordinanza regionale per consentire l’apertura delle suddette attività, con le dovute precauzioni e DPI necessari per salvaguardare la propria salute e quella dei clienti, inoltre le entrate saranno contingentate e fissate su appuntamento”.
La riapertura degli esercizi come deterrente nei confronti di eventuali pratiche abusive: “Si consideri, inoltre, che ritardandone l’apertura si corre il rischio che possa avviarsi da parte di terzi una attività domiciliare “abusiva” che bisogna in ogni modo scongiurare e stigmatizzare. Si arrecherebbe ulteriore danno agli imprenditori onesti che hanno sempre lavorato nel rispetto della legge e delle norme sanitarie, fiscali e tributarie. Per tali motivi si chiede di valutare la possibilità di apertura di queste attività sin dalla prima settimana di Maggio, chiedendo il rispetto delle restrittive normative sanitarie in vigore. Certi di una vostra valutazione in merito e di un conseguente intervento, porgiamo agli Onorevoli i più sinceri saluti”.
Napoli, 6 maggio 2020