mer 27 NOVEMBRE 2024 ore 16.35
Home Cultura Al Teatro Augusteo in Napoli, Maurizio Casagrande in “Mostri a Parte”.

Al Teatro Augusteo di Napoli una divertente satira sul mondo dello spettacolo.

Maurizio Casagrande in ” Mostri a Parte”

di Domenico De Gregorio

Prende finalmente luce un lavoro che Maurizio Casagrande da tempo aveva pronto nel cassetto “ Mostri a parte”, in scena al teatroAugusteo di Napoli, un esilarante riflessione sul mondo della televisione e più in generale dello spettacolo.

Bastano pochi minuti per capire che la chiave di lettura del testo scritto da Maurizio Casagrande e Francesco Velonà è quella della parodia, usata con maestria ed eleganza, un testo solo apparentemente semplice che in realtà mostra un grande lavoro di osservazione e studio di tutto il panorama televisivo, e non solo, che oggi ci circonda.

Una notte non proprio serena porta il protagonista Gecchi, Maurizio Casagrande, a varcare la soglia di una sperduta locanda dove tutto il personale si rivelerà presto essere poco “umano”. Le citazioni sono copiose e piacciono al pubblico in sala che non smette di ridere e divertirsi riascoltando vecchie battute e nuove gag dall’effetto esplosivo. La bravura di Maurizio Casagrande sorregge lo spettacolo, la mimica, il suo modo originale di recitare fatto di unione tra parola e linguaggio del corpo diverte e non annoia. Ogni battuta è giusta e senza volgarità, si ride con Igor di Frankenstein Junior, un Fabio Balsamo strepitoso, con il fantasma dell’opera, Claudia Vietri, con la vampira Carmilla, la brava Tiziana De Giacomo, l’uomo lupo, perfettamente interpretato da Nicola D’Ortona, la bambola assassina, divertente interpretazione di Marianna Liguori, e l’uomo invisibile dotato di un alto livello di testosterone.

Insomma un nutrito gruppo di mostri certificati, che nella loro semplicità difendono la loro natura, quella di strani incroci tra essere viventi del mondo animale ed umano. Ma seppur inquietanti, quello che viene fuori dal dipanarsi della storia, è la loro poco pericolosità rispetto ai moderni mostri che affollano talk show e fiction televisive. Mostri costruiti a tavolino, tuttologi, privi di professionalità, attendi solo all’apparire ed a conquistare consensi sul proprio nulla. Voci che urlano non per chiedere aiuto ma per conquistare picchi di Auditel grazie ad un pubblico passivo, quasi assuefatto e rinunciatario incapace di sopravvivere a questi nuovi mostri. Ma, la speranza è l’ultima a morire e Gecchi, ultimo vero artista dimenticato dal pubblico odierno, cercherà con ogni mezzo di convincere la sua donna, Giovanna Rei, figlia dei tempi moderni, che i mostri possono essere combattuti, che ancora tutto è possibile se si prende coscienza di ciò che veramente ci circonda. Tutto scorre veloce, le scenografie che si avvalgono del supporto di immagini proiettate, creano gli ambienti giusti per i variopinti attori che non si risparmiano a rendere i propri personaggi credibili nella loro fantastica natura.

Colpo di scenda finale e luci basse dichiarano lo spettacolo ufficialmente concluso.

Napoli, 1 febbraio 2019