La Cina di Xi Jinping
La Cina di Xi Jinping
di Giulia Di Nola
È risaputa la grande gelosia del popolo cinese nel diffondere le proprie conoscenze.
Questo, se da un lato ha aumentato il valore delle tradizioni rendendole inscalfibili, dall’altro ha diminuito la modernizzazione delle strutture sulle quali esse poggiavano.
Ciò deve averlo capito bene l’attuale Presidente della Repubblica cinese Xi Jinping, leader del partito comunista e politico più acclamato dai tempi di Mao.
Alla ricerca anche d’una religiosità perduta e soffocata da settant’anni di regime esercitato da Mao Zedong, la Cina di Xi è desiderosa non solo di colmare quel vuoto spirituale causato dalla soppressione del Confucianesimo, ma di ripartire e ricominciare a interfacciarsi col resto dell’umanità, senza perdere la propria anima e/o la propria identità.
Ha deciso di non restare chiusa in sé stessa, intrappolata da un comunismo asfittico, imbalsamante e materialista.
In cinque anni di attività politica, il Segretario del PCC ha dimostrato di voler stare al passo delle democrazie mondiali; ha infatti apportato numerose modifiche sul piano economico e produttivo che dovrebbero condurre almeno trenta milioni di persone a un livello di benessere più o meno elevato.
Staremo a vedere… e che Confucio gliela mandi buona!
Napoli, 6 agosto 2018