mar 11 MARZO 2025 ore 20.55
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Ancora tu!
di Giovanni Della Pietra

 

1Nel match della domenica alle ore 15, valido per la 28^ giornata di Serie A, il Napoli ospita al Maradona uno degli avversari più scomodi degli ultimi anni: la Fiorentina. La gara termina con il risultato di 2-1 per i padroni di casa: nella prima frazione di gioco, Lukaku trova il vantaggio, poi incrementato da Raspadori nella ripresa, mentre per la Viola risponde Gudmunsson.

Highlights
Partenza aggressiva del Napoli, che sfiora il vantaggio con Raspadori, servito da Di Lorenzo, che però tira centralmente dove trova De Gea; ma, successivamente, gli azzurri trovano la rete con il tap-in di Lukaku su un intervento imperfetto del portiere spagnolo. I partenopei vicino al raddoppio prima con il tiro defilato di Raspadori e poi con la traversa scheggiata da Di Lorenzo. All’alba della ripresa, il Napoli trova il raddoppio con l’imbucata di Lukaku per Raspadori che trafigge l’estremo difensore viola. Reazione immediata dei viola con la marcatura di Gudmunsson, innescato dalla sponda di tacco di Kean (2-1). Al 91′, Simeone si invola verso la porta ma viene ipnotizzato da De Gea, che gli nega il match point.

Il punto Della Pietra
Il Napoli sembra destinato a misurare le sue ambizioni scudettate contro la Fiorentina: è così oggi come nel 2018, quando la sconfitta al Franchi per 3-0 con la tripletta di Simeone – sì proprio quel Cholito che anni dopo avrebbe restituito il Tricolore agli azzurri – non consentì l’aggancio alla Juventus capolista nella stagione dei 91 punti di Maurizio Sarri; così come nel 2022, nella prima annata di Spalletti, quando la Viola si impose per 2-3 al Maradona, costringendo i partenopei a meri spettatori della battaglia tutta milanese per il titolo.

Questo Napoli – Fiorentina è una gara dal doppio volto: nella prima frazione si vede un Napoli dominante, e a tratti straripante, che mette in seria difficoltà la Viola; mentre nella ripresa i partenopei, confusionari e intimoriti dal peso specifico incalcolabile della gara dopo la rimonta vittoriosa dell’Inter sul Monza, lasciano il pallino del gioco in mano ai gigliati.
Ma andiamo per gradi: mister Conte ripropone il modulo ibrido con doppio play visto nella gara contro l’Inter, ma questa volta strizzando l’occhio più ad un 3-5-2. Anche mister Palladino, a causa dell’assenza protratta di Folorunsho, è stato2 costretto da qualche giornata a virare verso la difesa a tre. La coppia d’attacco composta da Gudmunsson e Kean, al rientro dopo lo spavento del Bentegodi, ha il compito di oscurare la coppia Lobotka-Gilmour; mentre in fase propositiva, l’islandese porta fuori posizione Buongiorno, lasciando l’uno-contro-uno a Kean con Rrhamani.
Un Napoli furente aggredisce la gara chiudendo subito l’avversario all’angolo, fino a trovare il vantaggio con Lukaku che sfrutta un’incertezza di De Gea. Nella prima frazione, gli azzurri vanno più volte vicino al raddoppio, lasciando solo le briciole di un tiro nello specchio agli avversari, che però vale solo per le statistiche. All’alba della ripresa, nonostante un Napoli caotico, la Viola non riesce ad incidere sotto porta, anzi sono i partenopei a trovare la rete del 2-0 con Raspadori. L’effetto farfalla del gol di Raspadori comporta una reazione immediata della Fiorentina che accorcia le distanze con la botta di Gudmunsson. La squadra di Conte abbassa il baricentro e sembra portarsi il nemico in casa, e invece sono proprio gli azzurri a non sfruttare il match point con Simeone.
Il Napoli si tiene nella scia dell’Inter capolista, in attesa della sfida alle spalle per decretare l’outsider della corsa Scudetto tra Atalanta e Juventus. Gli azzurri danno risposte positive anche in termini di gioco, con tratti di grande qualità, che però non riescono a mantenere per tutta la gara. La Fiorentina continua il suo filotto negativo intervallato dalla sola vittoria contro il Lecce: basterà un andamento altalenante per riproporsi in Europa?

Pagelle
De Gea 6: Salva quasi tutto, ma è il “quasi” a fare la differenza: suo malgrado partecipa alla rete del vantaggio azzurro con una respinta imprecisa. Ristabilisce la qualità della prestazione con parate di livello: fra tutte la risposta a Simeone involato a rete.
Simeone s.v., ma con asterisco: Minutaggio ridotto per un’analisi completa, ma fa perdere qualche anno di vita ai tifosi azzurri divorandosi il match point a tu per tu con De Gea.
Billing s.v., ma con medaglia al valore: In una vecchia intervista al Times, risaltata fuori dopo la rete all’Inter, manifestava la sua repulsione per i colpi di testa nonostante il metro e 93 di altezza. Eppure oggi ci mette il testone in più occasioni per salvare l’area degli azzurri.
Lukaku 7.5: Martoriato dalle vedove di Osimhen, risponde con 10 gol e 8 assist, e il meglio deve ancora venire. Riesce a sfruttare il suo strapotere fisico su Pablo Marí e a dialogare nello stretto con Raspadori. Opportunista, e anche un pochino fortunato, sul tap-in del vantaggio.

napoli fiorentinaArbitro
Colombo 6: Direzione del match, importante per il campionato, con personalità; la sfida si mostra poco fisica per le caratteristiche delle due squadre devote al palleggio, infatti, il fischietto di Como chiude con solo 15 falli. Da rivedere l’ammonizione di Buongiorno: l’intervento sembra sul pallone, anche se c’è una trattenuta pregressa che potrebbe essere la causa scatenante della sanzione. Manca però un giallo per Gilmour, che interviene su Fagioli al limite dell’area, ma il direttore di gara non concede nemmeno la punizione.
In occasione del gol del vantaggio azzurro, Comuzzo mantiene in gioco tutti e soprattutto Lukaku, autore del tap-in.
Sul possibile penalty per gli azzurri in avvio di gara: lo scontro tra Comuzzo e Lukaku è al limite. Ci sarebbe stato in ogni caso da discutere!

Nola, 10 marzo 2025

 

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