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Ritorno alla terra.

di Giulia Di Nola

Sul nostro pianeta esistono, all’incirca, quattro miliardi di ettari di foreste, i polmoni della Terra, in riferimento soprattutto alle foreste pluviali amazzoni.

Una ricchezza infinita che, quotidianamente, per mano umana, va riducendosi dato che quarantuno milioni di alberi al giorno, vengono abbattuti.

Eppure sappiamo quanto importanti siano gli alberi che assorbono anidride carbonica, nell’arco della loro esistenza, e quanta, purtroppo, ne rilasciano al momento dell’abbattimento o quando vengono bruciati.

La tecnologia moderna può aiutare il violento disboscamento facendo uso di droni che piantano, miracolosamente, alberi. Robot, insomma, in grado di piantare 400.000 semi al giorno e che si muovono molto più velocemente di quanto potrebbe fare l’uomo.

Risultati immagini per foto droni che volano su foreste

L’impiego di droni è già stato attivato in Inghilterra, in Australia e in Canada; e dopo aver fatto un’accurata lettura del territorio da piantare, i droni ne disegnano l’area e infine sparano proiettili con dentro semi e i vari nutrimenti necessari allo sviluppo delle piante.

Un’attività fiorente, questa, che guardando al futuro, attraverso i progetti di riforestazione, ha anche incentivato l’acquisto di terreni nonché il loro ripristino.

Perché era ora che, soprattutto i giovani, si riavvicinassero alla madre terra!

Napoli, 15 dicembre 2018