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Monsignor Nunzio Scarano “ Una persona inquietante”

di Manlio Maglio

Si aggrava ulteriormente la posizione di monsignor Nunzio Scarano, l’ex prelato IOR, attualmente agli arresti domiciliari, dopo il supplemento di indagini promosse dalla Procura della Repubblica di Salerno, a seguito delle quali gli sono stati contestati i reati di concorso in riciclaggio e falso in atto pubblico.

Dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, è emersa tutta una serie di spregiudicati artifizi – quali, ad esempio, movimento di ingenti somme relative a false donazioni a case di cura per anziani, da parte di società offshore, transitate sui conti correnti personali del monsignore, poi reinvestite per l’acquisto di beni mobili e immobili. Risulta che monsignor Scararano aveva movimentato oltre 6 milioni di euro.

La GdF ha provveduto al sequestro di vari beni, sia mobili che immobili per un valore approssimativo di circa 2 milioni di euro. Le indagini, tuttora in corso, hanno rilevato un forte coinvolgimento, nelle operazioni finanziarie irregolari, anche del sacerdote Don Luigi Noli, stretto collaboratore ed intimo amico di Scarano.

Il giudice per le indagini preliminari, Dolores Zanone, che ha raccolto le risultanze delle indagini, è giunta a definire Scarano “una persona inquietante”. L’ex prelato IOR, proprietario di un lussuosissimo appartamento di 17 stanze e molto dedito alla vita mondana, era capace dei più incredibili artifizi finanziari, mediante i quali avrebbe sistematicamente favorito gli armatori D’Amico, aiutandoli a riciclare ingenti somme di denaro, di dubbia provenienza che, secondo gli inquirenti, potrebbero essere frutto di evasione fiscale.

Si è scoperto inoltre che don Nunzio era in grado di far collocare telecamere-spia e sistemi di ascolto e registrazione, all’interno degli uffici di alcune società, in modo da poter registrare – in modo illecito – quanto avveniva nei suddetti uffici.

Dalle indagini, è anche emerso che don Nunzio Scarano amava stringere amicizie intime con uomini e particolarmente, con Don Luigi Noli che ha, personalmente dichiarato: “abbiamo deciso di avere tutto in comune”.

Oltre a tutto ciò, è risultato che l’ex prelato era solito distribuire, fra parenti e amici, i generi alimentari che gli venivano consegnati per scopi caritatevoli.

Padre Lombardi, portavoce della sala stampa vaticana, ha confermato la piena disponibilità della Santa Sede a collaborare con tutte le istituzioni italiane ogni qualvolta se ne dovesse presentare la necessità.

20 febbraio 2014