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Trump:la svolta americana

di Raffaele Russo

Donald J. Trump è il 45° Presidente degli Usa.

Una notizia per certi versi sconvolgente, sia per il programma preannunciato dallo stesso tycoon in campagna elettorale, sia per la debacle del suo avversario, Hillary Clinton, alla quale i sondaggi davano un grosso vantaggio.

Ma, quali sono stati i motivi che hanno portato Trump ad essere il Presidente della superpotenza mondiale, nonostante non avesse l’appoggio di tutto l’establishment  apertamente schierato con la Clinton?

Di certo, e tutti gli analisti sono concordi, il miliardario newyorkese ha fatto breccia in quella che viene definita la “middle class”, che nel corso di questi anni, ha subito più di tutti la crisi.

E anche l’ America più rurale e contadina ha votato in massa Trump, timorosa soprattutto del fenomeno dell’immigrazione, tema caldo e forte dove l’attuale Presidente ha fatto la differenza, anche con proposte shock come, ad esempio, la costruzione di un muro al confine del Messico.

Una vittoria quindi inaspettata che, avrà di certo ripercussioni sulla politica estera e, in particolare, nei rapporti tra Usa e Russia.

 Putin non ha mai nascosto il suo placet verso Trump, al fine di costruire dei nuovi rapporti visto che con la precedente amministrazione Obama si è arrivati quasi ad una seconda guerra fredda.

Più problematica, invece, la posizione con i vertici europei e  con la Nato. Trump ha già affermato che vi dovrà essere una ridiscussione delle missioni e che gli altri Paesi dovranno spendere di più per la loro difesa.

Comunque la si veda, la nomina di Trump a Presidente degli Usa segna un passaggio importante nella nostra storia e dopo la Brexit, è il secondo grande scossone che il popolo ha voluto dare ai cosiddetti “poteri forti” in questo 2016.

E alla vigilia del Referendum in Italia, questi sono segnali che di certo non possono passare inosservati.

Napoli, 12 novembre 2016