Sorpasso Capitale. Giovanni Della Pietra. Nola
Sorpasso Capitale
di Giovanni Della Pietra
In una domenica vecchio stampo, la Serie A chiude la sua giornata calcistica con il posticipo serale del Maradona: i padroni di casa, alla ricerca della vetta, affrontano un Torino, che non ha più nulla da chiedere alla sua stagione. In uno stadio Maradona gremito, è Napoli – Torino. La squadra partenopea si impone con il risultato di 2-0 con la doppietta di McTominay nella prima frazione di gioco.
Highlights
Sprint in partenza degli azzurri, che trovano il vantaggio al 6′ minuto con l’imbucata di Di Lorenzo per Anguissa, che premia l’inserimento di McTominay per il vantaggio partenopeo. Immediata reazione granata con l’occasione di Adams propiziata da Linetty, ma lo scozzese sparacchia alto sopra la traversa. Al crepuscolo della prima frazione, i partenopei trovano ancora la marcatura, ancora con l’inserimento di McTominay sul cross di Politano. Seconda parte di gara di gestione dei padroni di casa, su cui spicca però la traversa di testa di Billing sul suggerimento di Spinazzola.
Il punto Della Pietra
Sono circa le 17 di un’insolita domenica di aprile, in cui (quasi) tutta la Serie A si ritrova a calcare i campi d’Italia: dal Meazza arriva l’ufficialità della sconfitta dell’Inter contro la Roma per 0-1. Il Napoli affronta, nel posticipo serale, il Torino senza più obiettivi, con gli occhi della tigre per azzannare il primo posto e dare una possibilità concreta a quella speranza chiamata Tricolore.
Andiamo per gradi: mister Conte ripropone il suo canonico 4-3-3, ritrovando anche Buongiorno al centro della difesa, mentre per fare fronte all’assenza di Neres, ecco Spinazzola alto a sinistra, anche in concomitanza con lo stato influenzale di Raspadori, che non gli consente di essere al meglio. Anche mister Vanoli, tra squalifiche, infortuni e calciatori in un momento di forma non ottimale, è costretto a ritoccare il suo modulo abituale, virando sulla difesa a tre per la prima volta da dicembre. Al centrocampo, manca per un forfait dell’ultimo minuto anche Samuele Ricci, calciatore fondamentale per lo sviluppo della manovra granata. Il peso dell’attacco grava sulle spalle di Che Adams, supportato dal grande ex di giornata, Elmas, che avrà sia il compito di schermare Lobotka sia quello di illuminare le azioni toriniste con la sua eccelsa qualità. Nonostante le attenzioni combinate di Elmas e Adams, Lobotka rappresenta il fulcro delle azioni partenopee: in fase di possesso si abbassa tra i due centrali difensivi per costruire, mentre in fase di pressione si alza sul regista avversario.
Gara povera di occasioni, che non resterà negli annali per spettacolarità, che alla fine conterà solamente due conclusioni nello specchio della porta, ma è una sfida fisica, con il Napoli che riesce a gestire i ritmi e a scegliere i momenti per attaccare e difendere compatto.
La pratica è chiusa nel primo tempo con la doppietta in fotocopia dello scozzese McTominay, che sfrutta il movimento a liberare lo spazio di Lukaku per inserirsi alle spalle del belga. La seconda frazione è un gradevole riempitivo di gestione, in cui gli azzurri subiscono poco o nulla nonostante il ritorno del Torino al 4-2-3-1, con i partenopei che vanno anche vicinissimi alla terza rete. A rompere il tono festivo della serata, sono gli acciacchi di Buongiorno, che ha una ricaduta sull’infortunio precedente, di Lobotka e di Anguissa.
Il Napoli, quindi, fa il suo dovere: batte il Torino in casa e riesce a sfruttare l’occasione fornita dalla Roma per prendersi il primo posto in solitaria. Il calendario delle ultime 4 giornate potenzialmente sorride agli azzurri e l’Inter, diretto avversario, è incastrato in una serie di partite non semplice da gestire, tra cui la doppia semifinale di Champions League con il Barcellona, che porterà via energie fisiche e mentali.
Il Torino, invece, non ha più nulla da chiedere al campionato: lontano dal treno europeo e lontano dai bollori della zona retrocessione. Resta l’obiettivo figurativo della top 10.
Pagelle
McTominay 8: Il dolce vizio di Scott: la sblocca ancora lui. Due gol in fotocopia attaccando gli spazi creati dai movimenti di Lukaku. Domina in una gara molto fisica e chiude il match immolandosi sul tiro di Lazaro.
Elmas 5.5: Toh, guarda un po’ chi si rivede dalle parti del Maradona! Interruttore della qualità del Torino, ma questa sera la luce manca. Ma sempre bello vedere il talento cristallino di Eljif.
Arbitro
Mariani 7: Ormai una sicurezza del nostro campionato. Direzione della gara attenta per il fischietto di Aprilia, che tiene alta la soglia del fallo, come è evidente dalle battaglie continue tra Lukaku e Maripan. Gestione dei cartellini ineccepibile con i tre calciatori granata ammoniti, con il Toro che aveva posto la gara sul piano fisico. Non ci sono episodi da moviola da segnalare.
Pagella O.T.
U.S. Lecce 10: Vittima di un ricatto morale, il Lecce si presenta a Bergamo, con il cuore in frantumi per la perdita del fisioterapista Graziano Fiorita. La protesta è fatta in maglia bianca, senza stemma, senza colori perché rappresenta l’urlo silenzioso che ogni squadra, ogni appassionato di questo sport dovrebbe dare. Ci voleva più tempo, ci voleva più rispetto, ma evidentemente ‘a morte nun è ‘na livella.
Nola, 28 aprile 2025