mar 4 NOVEMBRE 2025 ore 00.22
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Pari e patta
di Giovanni Della Pietra

1Nel sabato della 10^ giornata della Serie A 2025/26, allo stadio Diego Armando Maradona, il Napoli ospita un Como che vuole diventare grande. La gara termina con un pareggio a reti bianche. Da annoverare l’ennesimo rigore parato da Milinković-Savić: questa volta su Morata.

Highlights
La prima occasione è per il Como che trova la conclusione volante di Caqueret, dopo un errore degli azzurri in costruzione della manovra. La chance più grande della gara è sui piedi di Álvaro Morata che batte centralmente un rigore, ma Milinković-Savić neutralizza. Doppia occasione dal limite per i partenopei — prima con McTominay, poi con Elmas — ma Butez evita la rete in entrambe le situazioni. All’alba della ripresa, Politano prova una serpentina personale, che si conclude con la parata del portiere comasco. La migliore occasione degli azzurri è un colpo di testa di Højlund su cross di Politano dalla destra, ma l’intervento di Butez è tutt’altro che complicato.

Il punto Della Pietra
Napoli-Como è il ribaltamento dei presupposti tattici e di caratteristiche di gioco che facevano presagire una partita frizzante: il Napoli, però, con l’assenza di De Bruyne ritrova i meccanismi difensivi di compattezza dello scorso anno,2 mentre il Como deve fare i conti con un’aridità di punti e di reti lontano dal Sinigaglia, dove i ragazzi terribili di Fàbregas esprimono il loro miglior calcio. Andiamo per gradi: il Napoli di mister Conte si schiera con il 4-3-3 ritrovando Rrahmani e Højlund fra i titolari dopo i rispettivi infortuni. Il Como di Fàbregas invece ritrova il suo 4-2-3-1 dopo qualche giornata in cui aveva dovuto farne a meno per la penuria di esterni offensivi. Versione d’attacco dello schema con Addai e Diao sulle fasce, al centro Nico Paz, a supporto di Morata, che però indietreggia spesso a legare il gioco. La sfida inizia con un piano gara chiaro da entrambe le squadre: Como in pressione alta sulla costruzione degli azzurri per andare subito in verticale, il Napoli accoglie il palleggio dei lariani e prova a sfruttare i contropiedi concessi dagli avversari. Il duello principale è tra Gilmour e Nico Paz finché il fisico dello scozzese glielo concede. Quando alza bandiera bianca, Nico è preso in consegna da Buongiorno che lo segue a tutto campo. Sfruttando la verticalità e la rapidità, il Como riesce ad ottenere un penalty per fallo di Milinković-Savić su Morata. Lo scontro si ripete dal dischetto, ma questa volta ad uscirne vincitore è l’estremo difensore serbo. L’infortunio di Gilmour costringe Conte a cambiare i piani offensivi degli azzurri: costretti a passare al 4-2-3-1, con Elmas e Anguissa in mediana, rinunciando quindi alla spinta offensiva del 3camerunense. Poche emozioni anche nella ripresa con gli ospiti che non trovano tiri verso lo specchio, mentre i partenopei impensieriscono Butez solamente con il colpo di testa di Højlund. La gara termina con un tatticamente interessante 0-0. Il Como sembra imporre il proprio gioco con personalità e sfacciataggine anche al Maradona: si vede un’idea di gioco intraprendente che si incaglia contro una difesa contiana compatta ed attenta. La corsa verso il sogno Europa è ancora aperta!

Il Napoli non riesce a sfruttare le proprie individualità per vincere i duelli, e sembra negli ultimi minuti riconoscere un rispetto meritato all’avversario. Il valore di questo pari si capirà con il tempo, anche in base al cammino dei comaschi.

Pagelle
Milinković-Savić 6.5: Il premio MVP è un po’ esagerato, ma la sua parata risulta decisiva. Mette un altro nome – non di poco valore – sulla lista da penalty killer: Álvaro Morata. Il neo è che il rigore lo determina lui: come gli insegnava Maestro Miyagi “Procura rigore, para rigore!”
McTominay 6.5: È il barlume di luce tecnica nel grigio pomeriggio di piattume del Maradona, dove anche la stella più luminosa del nostro campionato – Nico Paz – viene opacizzata. Strappi a tagliare la difesa, allunga la squadra avversaria e un aggancio da manuale. Non riesce ad essere più incisivo di così. Il migliore degli azzurri!

Spinazzola 6: Solo un infortunio pone fine ad uno stato di forma strepitoso. Regala sprazzi di classe e di costruzione che fanno stropicciare gli occhi: purtroppo la narrazione di Spina non è sempre lucida e il povero Leo passa in sordina. “Il calcio dipende da chi lo racconta”.
Perrone 7: Parlavamo di MVP? Gestisce i ritmi della pressione del Como. Prende un cartellino dopo pochi minuti, ma non cambia la sua partita posizionale. Fondamentale!

grafico

Arbitro
Zufferli 6: Ottima gestione di una gara non semplice, considerando la pressione alta del Como. Manca un giallo per reiterate perdite di tempo a Butez, e a Diego Carlos per un intervento non regolare su Neres. Capitolo perdite di tempo: nel primo tempo si gioca veramente poco, nella ripresa di più. Una reazione più precoce del direttore di gara avrebbe evitato perdite di tempo ulteriori. È una piaga del calcio del nostro tempo!

Nola, 3 novembre 2025