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I Paesi UE dovrebbero mantenere i loro impegni su riforme economiche

Nel testo adottato mercoledì, i deputati evidenziano che i Paesi UE devono impegnarsi di più per mantenere gli impegni sulle riforme economiche. Poiché nel 2013 solo il 10% delle raccomandazioni per paese era stato attuato integralmente, mentre per il 45% di tali raccomandazioni ci sono stati progressi scarsi o nulli, i deputati ritengono che “non vi sia coerenza tra l’impegno europeo e l’attuazione a livello nazionale delle raccomandazioni specifiche per paese da parte degli Stati membri”.

La risoluzione elaborata da Philippe de Backer (ALDE, BE) sul semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche: attuazione delle priorità per il 2014 è stata adottata con 426 voti favorevoli, 240 contrari e 10 astensioni.

Responsabilità nazionale

Il Parlamento sottolinea che agire sulle raccomandazioni specifiche di riforma – approvate dal Consiglio europeo del 26-27 giugno e adottate dal Consiglio dei Ministri dell’8 luglio – è un prerequisito per raggiungere la convergenza economica in tutta l’Unione economica e monetaria (UEM), e che questa convergenza è a sua volta essenziale per garantire la stabilità finanziaria ed economica e la competitività necessaria per favorire la crescita e la creazione di posti di lavoro.

Promuovere la crescita

Guardando al prossimo semestre europeo, i deputati sostengono che la politica di risanamento di bilancio favorevole alla crescita dovrebbe continuare, ma che l’accento dovrebbe essere posto maggiormente sulle riforme e sulle politiche che favoriscono la crescita, “soprattutto da quegli Stati membri che hanno margini di bilancio per investire”. Invitano la Commissione ad attuare urgentemente il programma europeo di 300 miliardi di euro di investimenti proposto da Jean-Claude Juncker, al fine di contribuire senza indugio a stimolare la ripresa.

Flessibilità del Patto di stabilità e di crescita se vi sono riforme strutturali

La relazione sottolinea che il Patto di stabilità e di crescita permette agli Stati membri un certo grado di flessibilità nell’attuazione delle raccomandazioni specifiche di riforma, a condizione che siano state avviate riforme strutturali credibili. I deputati chiedono che questa flessibilità sia sfruttata. La sostenibilità di bilancio rappresenta, comunque, una condizione indispensabile per una crescita di lungo periodo.

Raccomandazioni

Il Parlamento chiede, tra l’altro, un mercato del lavoro comune dell’UE e una politica comune dell’immigrazione. Si raccomandano la semplificazione dei sistemi fiscali e l’adozione di misure urgenti per combattere la frode e l’evasione fiscale. Invita inoltre la Commissione a completare il mercato unico, in particolare nel settore dei servizi e dei capitali, ed esorta gli Stati membri dell’UE a investire in ricerca e innovazione, come concordato nella strategia “Europa 2020″.

Nel documento si ribadisce che l’attuale basso livello di investimenti privati vitali e in particolare la carenza di finanziamenti per le piccole e medie imprese, pone un enorme ostacolo alla crescita. E’ necessario integrare l’Unione bancaria con un’unione di assicurazioni e dei mercati, come pure incrementare il numero dei giovani attivi nel mondo lavorativo. La libera circolazione delle persone non dovrebbe essere ostacolata dalle tendenze protezionistiche.

Responsabilità democratica

I deputati chiedono alla Commissione di presentare relazioni trimestrali al Parlamento sui progressi compiuti nell’attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese. Si invitano inoltre gli Stati che non hanno rispettato tali raccomandazioni a venire in Parlamento a illustrare le ragioni del mancato rispetto delle raccomandazioni specifiche per paese. Aggiungono, infine, che il Presidente dell’Eurogruppo dovrebbe presentare una relazione sui progressi compiuti nella sua valutazione dei piani nazionali di bilancio per il 2015, che era prevista per la metà di ottobre 2014.

22 ottobre 2014