ven 12 DICEMBRE 2025 ore 06.03
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Nella tana dello Special One
di Giovanni Della Pietra

benfica1Alla 6^ giornata di League Phase della Champions League, i Campioni d’Italia alla ricerca di continuità in Europa fanno visita allo Special One: all’Estádio da Luz, è Benfica-Napoli. La gara termina con un rotondo e mai davvero in discussione 2-0, grazie alle reti di Rios nella prima frazione di gioco e di Barreiro a inizio ripresa.

Highlights
La prima occasione del match è per i lusitani: assist “gutiano” di Aursnes per Ivanović, che si fa ipnotizzare da Milinković-Savić. Lo stesso numero 8 del Benfica raccoglie un passaggio impreciso del portiere azzurro, ma da posizione favorevole non inquadra la porta. Si sblocca la gara al 19′: Rios sfrutta un rimpallo in area di rigore e anticipa tutti, indirizzando la sfera all’angolino. La reazione degli azzurri è tutta nel colpo di testa di Di Lorenzo sull’assist di Lang. All’alba della ripresa, il fraseggio del Benfica libera il cross di Rios, su cui si avventa Barreiro che, di tacco, supera un imperfetto Milinković-Savić. Prima del triplice fischio, Neres e Pavlidīs provano a muovere nuovamente il punteggio, ma la gara termina con il risultato di 2-0.

Il punto Della Pietra
Benfica – Napoli è una gara che può rappresentare un nuovo – l’ennesimo – turning point della stagione degli azzurri. Forti di una nuova struttura arrivano nell’inferno del Da Luz, dove un Mourinho chirurgico, ha sistemato trappole in ognibenfica2 zona di campo. La partita dello Special One non è iniziata il mercoledì alle 21: comincia già nella conferenza della vigilia, quando sposta l’attenzione sulla profondità della rosa del Napoli, minimizzando l’impatto delle innumerevoli assenze. Il fautore dell’”io non sono pirla” ha già previsto tutto, con il piano che scorre pedissequamente. Andiamo per gradi: il Benfica si schiera con il consueto 4-2-3-1, con Mou che sorprende tutti preferendo Ivanović al suo goleador Pavlidīs. Tra i titolari dei lusitani manca per un lungo infortunio Lukébakio. Il Napoli di Antonio Conte, che in quanto ad assenze non è secondo a nessuno, risponde con il 3-4-2-1, con il centrocampo dallo spirito offensivo Elmas-McTominay: un adattamento reso necessario – come fatto già contro la Juventus – per il contemporaneo forfait di Lobotka, Gilmour, De Bruyne e Anguissa.
I portoghesi partono forte e sfiorano la rete in due occasioni con la straordinaria partecipazione di Milinković-Savić: prima impedisce la rete di Ivanović con un’ottima parata, poi serve involontariamente Aursnes che spreca tutto. Anche sulla rete del vantaggio, la retroguardia degli azzurri non è reattiva e Richard Rios si inserisce per trafiggere il portiere azzurro. La risposta dei partenopei non è troppo veemente e di concreto non creano nulla: chiudono la prima frazione con 0 tiri in porta. Mister Conte prova a mischiare le carte con l’inserimento di Politano e passaggio al 4-4-2. Il fuoco derivante dal cambio del modulo si spegne con la rete del raddoppio delle aquile con Barreiro che, di tacco, beffa Milinković-Savić. Da lì, poco altro: i padroni di casa vanno vicino a chiudere definitivamente la gara, gli azzurri sporcano i guantoni di Trubin.
benfica3Se al Maradona, il Napoli sembra avere i superpoteri; lontano dal Vesuvio, quando si alza il livello, gli azzurri non riescono ad imporsi. Finora i contiani hanno perso tutte le trasferte di UCL in questa stagione, senza contare le sconfitte contro Milan e Bologna di Serie A. Ora, per agguantare almeno la qualificazione ai play-off, i Campioni d’Italia devono far cadere questo tabù, conquistando la vittoria in quel di Copenaghen.
Il Benfica con questo successo riattizza la fiamma degli spareggi, che sembrava assopita. serviranno due risultati positivi, tra cui almeno una vittoria. Per chi vive il calcio in maniera romantica, saprebbe quasi di una redenzione del personaggio mourinhano: il tecnico portoghese ritornerà nella terra del nemico di sempre, la Juventus, dove sicuramente non verrà accolto con i fiori. All’ultima, riabbraccerà il suo passato Blancos al da Luz, per ricordare a tutti chi è lo Special One.

Pagelle
Milinković-Savić 5: Dispensa regali ai lusitani: pasticcia prima con i piedi, poi è incerto su entrambi i gol. Gli attaccanti del Benfica si mettono in comitiva per rialzargli la pagella. Insomma, bello spirito natalizio!
Ivanović 6.5: La mossa a sorpresa di Mou: rinuncia al suo bomber Pavlidīs per l’attaccante croato. Lavora tanto per la squadra, ma si divora la prima occasione della gara, a tu per tu con Milinković-Savić. Per sua fortuna non incide sul risultato.
Rios 7.5: Aveva incantato in estate con il Palmeiras, adesso riscalda gli inverni europei. Tanta corsa e pressione in zona McTominay, ma anche la firma sulle due reti: un gol e un assist! Mentre in Serie A ci si affida agli algoritmi, il Benfica con le competenze prende un gran calciatore.
Mourinho 7.5: Queste sono le serate dello Special One, queste sono le gare in cui Mou si mette l’abito da gran galà. Aggressività controllata e niente uno contro uno a tutto campo. Utilizzo clinico delle verticalizzazioni sulla pressione alta degli azzurri per sfruttare un difetto strutturale del nuovo modulo emerso già contro Atalanta e Qarabag. Il lascito del suo predecessore non era dei migliori, lui prova l’impresa al limite dell’impossibile.

grafico benfica
Arbitro
Vinčić 6: Il fischietto sloveno gestisce al meglio una partita che sul piano agonistico ha pochi picchi. Metro del fallo coerente, seppur basso per gli standard europei. Corretta la decisione sul contrasto Elmas-Barreiro: il macedone devia nettamente la palla. Il VAR avalla. Manca un giallo per Dedić per trattenuta reiterata su Lang.
Appunto calciofilo: il tempo effettivo è scarso, circa il 50%. Nei primi 10′ del match, il pallone è stato più fermo che in movimento. Tutto ciò lo costringe al maxi-recupero, ma la gara è già scivolata via.

Nola, 11 dicembre 2025