lun 24 NOVEMBRE 2025 ore 14.58
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Massaggio cardiaco
di Giovanni Della Pietra

 

napoli1Nell’anticipo del sabato sera della 12^ giornata, al Diego Armando Maradona arriva l’Atalanta di Raffaele Palladino, alla prima panchina della sua nuova avventura, contro un Napoli alla ricerca di risposte. La sfida termina 3-1, grazie alla doppietta di Neres e alla rete di Lang che indirizzano la gara già dal primo tempo; Scamacca riesce a dare un po’ di verve alla ripresa.

Highlights
Alla prima vera occasione della gara, il Napoli passa avanti con la cavalcata di Neres verso la porta, innescata da un rapido gioco a tre. Immediato il raddoppio, firmato dal diagonale repentino di David Neres sul passaggio verticale di McTominay. C’è spazio anche per il 3-0 con il colpo di testa di Lang sul cross di Di Lorenzo. All’alba della ripresa, McTominay sfiora anche il poker: solo una grande parata di Carnesecchi gli nega la rete. È la volée vincente di Scamacca, sul cross di Bellanova, a dare nuova linfa alla partita. Qualche minuto dopo, De Ketelaere va vicino al 3-2 con un gran tiro a giro che sibila di poco sopra la traversa. Doppia occasione di Scamacca per accorciare le distanze: prima con tiro fulmineo costringe Milinković-Savić ad un grande intervento, poi di testa prende in controtempo il gigante serbo, ma la palla termina al lato.

Il punto Della Pietra

“Voglia di rinascita”: la partita del Maradona potrebbe essere sintetizzata così. Il Napoli cerca di rialzare la testa dopo qualche prestazione eufemisticamente non esaltante, dovendo fare i conti con l’infermeria piena. L’Atalanta, chenapoli2 non trova la vittoria in Serie A da settembre, inizia il nuovo corso di Raffaele Palladino alla ricerca di riscatto. Ma andiamo per gradi: mister Conte è costretto dalle defezioni a ridisegnare il vestito della sua squadra, cucendo su misura un 3-4-2-1 dando una chance a Lang e Neres dal primo minuto. Palladino, invece, dà continuità al 3-4-1-2 di derivazione gasperiniana, scegliendo la versione senza punta fisica, con Lookman e De Ketelaere. Gli azzurri, vogliosi di rivalsa, partono aggressivi con una costante pressione in avanti che impedisce una pulita costruzione della manovra orobica. Fondamentale, in fase offensiva, l’apporto di Højlund, che giocando di sponda ma senza fornire fisicità, mette in evidenza tutti i punti deboli di Hien. Alla prima vera occasione della gara, i partenopei passano avanti portando dalla loro parte l’inerzia psicologica del match. E allora due, e poi tre in una prima frazione straripante degli azzurri. Nel secondo tempo, il Napoli cede alle vecchie malsane abitudini di abbassare troppo il baricentro, complice la nuova versione di sé che vede in campo 5 difensori, e una fase di non possesso che si disegna con il 5-4-1. Dall’altra parte, il 3-1 di Scamacca non fa altro che aumentare i giri del motore dei nerazzurri, che qualche spavento lo provocanoeccome: basti pensare al tiro di De Ketelaere che avrebbe dato tutt’altro senso ai minuti finali della partita. Il Napoli spegne almeno momentaneamente le polemiche delle ultime settimane con l’allenatore salentino lamentava l’impossibilità di trapiantare un nuovo cuore alla sua squadra. Si attende il prosieguo contro il Qarabağ: già la vittoria contro l’Inter aveva illuso.
napoli3Palladino, invece, potrà ripartire dal secondo tempo del DAM per dare una struttura ed enfasi nuovaa una squadra che il suo predecessore non era riuscito a far performare al meglio. Attenzione, perché calendario e classifica non consentono troppo margine di errore.

Pagelle
Lang 6.5: Che questa gara sia la scintilla per accendere il suo talento. Si spegne piano piano, lasciando il predominio della fascia agli avversari, fa in tempo però a siglare il primo gol in maglia azzurra. Spettatore d’eccezione sulla cavalcata di Neres: e il “premio Barone” goes to….
Neres 7.5: Si intravedono due fulmini che inclinano il campo in favore degli azzurri. Oltre alla doppietta, combatte e soprattutto difende. Conte ne sarà contento!
Buongiorno 6.5: Due facce della stessa medaglia. Da braccetto, viene a recuperare palla alto, con il rischio di tanto campo da coprire: difensore cazzuto e roccioso. Da centrale, dopo l’infortunio di Rrahmani, segue Scamacca lasciando spazi: non lo prende mai. Lì l’Atalanta ha le principali occasioni.
Lookman 6: Non è al massimo della forma e si vede, ma quando ne punta 3, e fa scomparire il pallone agli occhi di Lobotka, la temperatura si alza. Aura!  Scamacca 7: Dà vita ad un secondo tempo che si prospettava piatto, con la rete del 3-1. Fa quello che Pašalićnon era riuscito a fare: rompere la linea difensiva del Napoli. Rrahmani non glielo concede, Buongiorno sì.

napoli grafico

Arbitro
Di Bello 7: Gestione positiva di una gara che poteva essere esplosiva. Non è costretto a prendere nessuna decisione delicata, ma si mette nelle condizioni di una conduzione autorevole. Sul lancio di McTominay, Zalewski guarda soltanto DiLo spingendolo in maniera vigorosa: potrebbe essere l’unico errore di una gara pressoché perfetta!

Nola, 24 novembre 2025

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