mar 26 NOVEMBRE 2024 ore 11.23
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Depositata al Senato a prima firma della Sen. Vilma Moronese (M5S) una interrogazione indirizzata al Ministro dei Beni Culturali.

La Reggia di Caserta ha subito dal 2001 al 2013 quasi il 50% in meno delle visite, che da 812.811 passano a 439.813, questo è quanto si evince dai dai dati pubblicati dal MiBACT.
Un risultato assolutamente da invertire il prima possibile, per questo motivo, il gruppo di cittadini attivi del Meetup di Caserta 5 Stelle, grazie alla collaborazione con la loro portavoce in Senato del MoVimento 5 Stelle, Vilma Moronese, hanno indirizzato un’interrogazione parlamentare sottoscritta da 24 Senatori al Ministro Franceschini.
Si chiede al Ministro la presenza o meno di una volontà, volta a rilanciare la Reggia di Caserta in modo da essere realmente competitiva, in termini di offerta culturale (parliamo di mostre, eventi e spettacoli di rilievo internazionale, itinerari didattici ed altro ancora da affiancare alle visite classiche del palazzo e del parco), con realtà affermate a livello internazionale come la Reggia di Versailles o realtà che da poco si sono inserite, in modo “aggressivo”, nel panorama italiano del turismo culturale (si veda ad esempio La Venaria Reale in Provincia di Torino).
Il MoVimento 5 Stelle, chiede dunque al Ministro se esistono piani strategici di valorizzazione, con obiettivi prefissati che si intendono raggiungere a breve o a lungo termine, se intenda avviare, o se sia già stato avviato, un tavolo di dialogo e lavoro con altri enti.

 M5S Interrogazione Parlamentare al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Franceschini

MORONESE , BERTOROTTA , BOTTICI , BUCCARELLA , CAPPELLETTI , CASTALDI , CATALFO , CIOFFI , COTTI , CRIMI , DONNO , FUCKSIA , LEZZI , MANGILI , MARTELLI , MARTON , MONTEVECCHI , NUGNES , PAGLINI , PUGLIA , SANTANGELO , SCIBONA , SERRA , VACCIANO

Premesso che:

la reggia di Caserta fu voluta dal re Carlo III di Borbone nella metà del XVIII secolo per rivaleggiare con Versailles e il palazzo reale in Madrid;

il palazzo reale di Caserta, assieme al parco, l’acquedotto vanvitelliano e il complesso di San Leucio, nel 1997, viene inserito nella World heritage list dell’UNESCO secondo quanto riportato: “Il comitato ha deciso di iscrivere questa proprietà sulla base di criteri (i), (ii) (iii) e (iv), considerando che il complesso monumentale a Caserta, realizzato come altri edifici reali del XVIII secolo, è eccezionale per la vasta portata del suo design, che comprende non solo un imponente palazzo e parco, ma anche gran parte del paesaggio naturale circostante e un’ambiziosa nuova città disposte secondo i precetti di pianificazione urbani del relativo tempo. Il complesso industriale del Belvedere, progettato per produrre la seta, è anche di notevole interesse a causa dei principi idealistici che ha sottoposto la sua originale ideazione e gestione”;

la reggia di Caserta, assieme al palazzo reale di Napoli e ai complessi di San Leucio e Carditello, rappresenta uno dei 22 siti borbonici presenti in Campania, i quali sono da considerare un’autentica risorsa nell’ambito delle attività di rilancio economico collegato al turismo culturale campano e nazionale;

per molti anni questi siti hanno subito gli effetti della cattiva gestione e di un’inadeguata valorizzazione da parte della politica e delle istituzioni preposte, precipitando di fatto un patrimonio inestimabile in un preoccupante stato di abbandono;

considerato che:

dai dati divulgati annualmente da parte dell’ufficio statistica del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per il circuito museale complesso vanvitelliano – reggia di Caserta (palazzo reale, parco di Caserta) si evince un chiaro declino del numero di visitatori che partendo da un totale di 812.811 del 2001 passano a un totale di 439.813 del 2013;

nel corso di una seduta di svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in data 19 giugno 2013 presso la Camera dei deputati il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo pro tempore rispondeva ad un’interrogazione (3-00129) dell’on. Taglialatela, relativamente alla complessa situazione in cui versa la reggia di Caserta; il Ministro ha depositato la sua risposta, in cui si legge: “Dopo aver visitato la Reggia lo scorso 2 giugno ho convocato una riunione a Roma l’11 giugno con gli Uffici del Ministero direttamente coinvolti (il Segretario Generale, la citata Soprintendenza e la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania) e con gli altri attori coinvolti, ossia la Regione Campania, la Provincia di Caserta, il Comune di Caserta e la Prefettura di Caserta, al fine di poter trovare una soluzione condivisa a tutti i problemi presenti nel sito. Sono infatti convinto che solo coinvolgendo tutti gli attori del sistema e aprendo un dialogo positivo, che superi le critiche e le divisioni, solo facendo squadra insieme, sarà possibile garantire una gestione migliore del sito. In particolare, è mia intenzione definire, di concerto con tutti i soggetti coinvolti, entro brevissimo tempo, uno schema di progetto strategico per il rilancio della reggia e del parco. Questo significa poter disporre di un piano di lavoro che produca effetti nel breve, medio e lungo periodo attraverso una serie di interventi che consentano al sito di diventare quel luogo di eccellenza del patrimonio culturale italiano che Caserta merita sicuramente di essere. In questo piano di lavoro, il problema delle risorse, così come posto dall’interrogante, diventa strategico e la soluzione proposta, ossia l’aggregazione della Reggia di Caserta alla Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli, ufficio dotato di autonomia finanziaria e che potrebbe, dunque, mantenere gli introiti da biglietti all’interno del proprio bilancio, è, chiaramente, una di quelle che è stata dibattuta con maggior interesse”;

con l’art. 1, comma 9, del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, recante “Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo”, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, e relativo decreto del Ministro del 3 dicembre 2013, è stata istituita la “Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale delle città di Napoli e della Reggia di Caserta”, con la quale il complesso vanvitelliano di Caserta è stato annesso alla già esistente Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Napoli,

si chiede di sapere:

quali misure il Ministro in indirizzo intenda attuare affinché il trend negativo in termini di numero totale di visitatori che ha portato alla perdita, dal 2001 al 2013, di ben 372.998 unità (pari ad una diminuzione del 46 per cento circa) sia arrestato e quindi invertito;

se sia previsto un progetto strategico di valorizzazione per la reggia di Caserta da attuare mediante la nuova Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale delle città di Napoli e della reggia di Caserta;

nel caso il progetto strategico sia già stato delineato, quali siano i percorsi e/o le attività di valorizzazione da attuare e i tempi prefissati e gli obiettivi qualitativi e quantitativi (anche in termini di recupero del numero di visitatori persi) a breve, medio e lungo termine che si intenda raggiungere nel corso degli anni;

se intenda avviare, o se sia già stato avviato, un tavolo di dialogo e lavoro con altri enti, quali ad esempio Regione Campania e Comune di Caserta, affinché si realizzi una sinergica collaborazione tra questi enti e la Soprintendenza speciale, volta anche alla valorizzazione dell’intero patrimonio culturale presente a Caserta (come ad esempio il complesso monumentale del Belvedere di San Leucio e il borgo medioevale di Caserta vecchia).

7 maggio 2014