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“Le mie fotografie su Linda e Tullio” Il Caso Murri Sotto Nuovi Occhi

di Mario Mormile

Uno dei casi più famosi di omicidio che scossero l’Italia di inizio ’900 torna a far discutere dei suoi esiti con gli scatti di una pronipote.

Era il 2 Settembre 1902 quando il Conte Francesco Bonmartini, marito di Linda Murri fu trovato in casa assassinato, la donna era la primogenita del celebre medico Augusto Murri e fu proprio lui ad avvisare le autorità sulle responsabilità dell’altro suo figlio Tullio Murri. Fu quest’ultimo alla fine di un lungo processo ad essere condannato come principale responsabile, con le attenuanti generate dal fatto che la giustizia riconobbe i maltrattamenti di Bonmartini ai danni di Linda Murri. Tuttavia la stampa più conservatrice dell’epoca alimentò feroci polemiche contro l’allora deputato Augusto Murri noto anticlericale.

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“Le mie fotografie su Linda e Tullio” è un lavoro realizzato da Annalisa Natali Murri, discendente della omonima famiglia e nipote di quella Gianna Murri figlia di Tullio che nel 2003 pubblicò il libro “La verità sulla mia famiglia e sul delitto Murri”, dove avanzava la realistica ipotesi che in un carteggio, andato purtroppo perduto, ci fossero le prove della colpevolezza di un facchino ingaggiato da un amante di Linda e materiale autore dell’omicidio. Comunque siano andate le cose Annalisa Natali Murri prova a rileggere le vicende attraverso ritratti del passato ed opere contemporanee da lei realizzate, dove rilegge ed esorcizza la vicenda che ha sempre rappresentato un peso di certo non facile nella sua storia personale.

Annalisa Natali Murri è una giovane fotografa di talento e il suo lavoro è incentrato sulla ricerca delle situazioni più marginali, ha lavorato ad Haiti, Bangladesh, in Ucraina e altri paesi dove ha avuto modo di raccontare molte storie. In particolare sottolineando gli aspetti più rilevanti dell’idea di memoria e della sua trasformazione nel tempo. Un profilo perfetto per rileggere una delicata storia da un punto di vista meno legale e molto più intimo che scava a fondo nei sentimenti dei suoi protagonisti permettendo di confrontarli con una visione contemporanea della vicenda e di porre nuovi e interessanti interrogativi.

Bologna, 29 gennaio 2019