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La Mirada e il Cabeceo

di Cristina Iavazzo

Nelle milongas di Buenos Aires (milongas portenas) esistono delle regole per invitare e farsi invitare: la mirada e il cabeceo. Gli uomini si dispongono da un lato della sala, mentre le donne dal lato opposto e ci si comincia così a guardare (la myrada): è l’uomo in genere che inizia a fissare la ballerina che ha puntato e che desidera invitare, fino a che non è ricambiato dagli sguardi di lei ( proprio per questo le luci in sala sono abbastanza forti, a dispetto di quel che invece accade in Europa). Solo quando il gioco di sguardi è durato un bel pò (onde evitare fraintendimenti), l’uomo comincia a fare cenno alla donna col capo (cabeceo), come a dirle: “balliamo?”. Se ella abbassa gli occhi, sbatte le palpebre e risponde con un cenno affermativo della testa, allora egli si alza e va verso di lei, aspettandola nella zona della pista antistante al tavolo. Non giunge mai vicino al tavolo poiché è considerato un gesto eccessivamente invadente. Ovviamente, se non intende accettare l’invito è sufficiente che volga lo sguardo altrove. Nelle milongas non si fa mai una richiesta verbale esplicita, proprio per non ricevere un rifiuto, giudicato scortese, e per non essere invadenti e obbligare la persona a ballare contro la sua volontà e solo per cortesia. Anche la donna può effettuare per prima la myrada, purchè lasci all’uomo il cabeceo. Lei non dovrà, inoltre, mai attraversare la pista per andargli incontro, poiché sminuirebbe il suo ruolo. All’uomo spetta il primo abbraccio del ballo. Quando invitata, la donna deve ballare con l’uomo l’intera tanda, a meno che non dica grazie quando non è ancora terminata, il che significa che non si intende proseguire. Quando non si conosce la bravura di una ballerina, la si invita a tanda già iniziata, e poi, se eventualmente ci si trova bene, la si invita pure per la tanda successiva. Durante il ballo non si parla, proprio per non perdere il ritmo e rovinare l’armonia che si è creata, ma si attende la cortina. Terminata la tanda, l’uomo accompagna quindi al tavolo la donna. Non si invita, infine, una donna che giunge con un accompagnatore, a meno che lui non stia ballando con altre donne o non gli si chieda il permesso.

Napoli, 3 aprile 2014