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La diversità nel ventunesimo secolo

di Stefania Di Martino

Ventunesimo secolo, ma, ancora tantissime discriminazioni nei confronti di persone che sono reputate “diverse”, per il colore della loro pelle, per la loro religione, o per l’orientamento sessuale, e, proprio questi ultimi iniziarono a lottare per i propri diritti già alla fine degli agli ‘70.

In particolare, avvenne il 14 ottobre del 1979 a Washington DC.

La National March on Washington for Lesbian and Gay Rights così fu chiamato il primo Gay Pride, una vera e propria marcia, fu il terzo tentativo di organizzare un evento dedicato totalmente alle persone gay, bisessuali, lesbiche e transessuali.

A questa coloratissima manifestazione vi parteciparono 125.000 persone ed ebbe molto successo, tanto che da quel momento l’intera comunità LGBT+ inizia ad aprirsi al mondo, facendo nascere associazioni nelle maggiori città e iniziare una battaglia a livello nazionale, e non solo locale come era stato fino a quel momento.

Un evento importante avvenne il lunedì dopo, il 16 ottobre.

Era l’ora del Constituent Lobbying Day, che aveva il compito di far interessare la politica ai temi LGBT+.

Gli organizzatori riuscirono a incontrare una cinquantina di senatori e circa 150 deputati della Camera dei Rappresentanti.

I principi del gay pride, letteralmente “fierezza gay” sono tre:

  1. Le persone dovrebbero essere fiere di ciò che sono;
  2. La diversità sessuale è un dono e non una vergogna;
  3. L’orientamento sessuale e l’identità di genere sono innati o comunque non possono essere alterati intenzionalmente.

Questi principi, pian piano, hanno fatto il giro del mondo e negli ultimi vent’anni la comunità LGBT+ ha raggiunto tantissimi traguardi, anche in Italia, quali le unioni civili tra persone dello stesso sesso istituiti nel 2016 o matrimoni religiosi tra omosessuali non ancora però accettati dall’istituzione italiana.

È dunque vero che la strada è ancora lunga e che l’opinione pubblica non è ancora del tutto d’accordo.

Le strade si coloreranno ancora e la bandiera multicolore, simbolo ormai da tempo dei gay pride in quanto rappresenta la pace e l’armonia tra tutti, popoleranno le strade di tutto il mondo.

Napoli, 30 novembre 2019