Il Papa alle donne, nella festa dell’8 marzo
Il Papa alle donne, nella festa dell’8 marzo
di Manlio Maglio
Domenica 8 marzo 2015, in Piazza San Pietro, Papa Bergoglio ha incontrato i fedeli per la consueta recita della preghiera mariana. Notevole il numero delle donne presenti che hanno ascoltato con commozione le parole che il Papa ha loro rivolto “le donne ogni giorno cercano di costruire una società più umana e accogliente”.
Dopo aver commentato il brano evangelico di Giovanni che riguarda la cacciata dei mercanti dal tempio, dà ai farisei: ”Distruggete questo tempio ed io lo ricostruirò in tre giorni” , lancia il messaggio agli apostoli a proposito della sua risurrezione, dopo tre giorni dalla morte in croce, per cui gli apostoli ricordandolo credono alla Scrittura ed alla sua Parola. Così il Papa dimostra che quel messaggio profetico è chiaramente comprensibile alla luce della Pasqua: “il suo corpo, distrutto sulla croce dalla violenza del peccato, diventerà nella Risurrezione il luogo dell’appuntamento universale tra Dio e gli uomini”.
In questo tempo di Quaresima – ha raccomandato Il Papa – prepariamoci alla celebrazione della Pasqua, camminando nel mondo come Gesù e facciamo di tutta la nostra esistenza un segno del suo amore per i nostri fratelli, specialmente i più deboli e i più poveri, noi costruiamo a Dio un tempio nella nostra vita.
Bergoglio ha quindi esortato ad aprirsi a Cristo perché Egli faccia “pulizia” di quegli atteggiamenti di cupidigia, gelosia, mondanità, invidia, odio, quell’abitudine di chiacchierare e “spellare” gli altri. Ha pure esortato a non temere i suoi castighi perché Gesù entra con la sua misericordia, non con la frusta.
Il Papa ha poi spiegato che ogni Eucaristia che celebriamo con fede ci fa crescere come tempio vivo del Signore, grazie alla comunione con il suo Corpo crocifisso e risorto perciò – ha detto Francesco – “lasciamolo entrare nella nostra vita, nella nostra famiglia”.
Dopo l’Angelus, Francesco ha rivolto un cordiale benvenuto ai fedeli di Roma e a tutti i pellegrini provenienti da varie parti del mondo: “Durante questa Quaresima, cerchiamo di stare più vicini alle persone che stanno vivendo momenti di difficoltà: vicini con l’affetto, con la preghiera con la solidarietà.
Nella giornata della Festa delle donne, ha salutato con tenerezza paterna tutte le donne: “Saluto tutte le donne che ogni giorno cercano di costruire una società più umana e accogliente. E un grazie fraterno anche a quelle che in mille modi testimoniano il Vangelo e lavorano nella Chiesa”. Ed ha aggiunto: “E questa è per noi una occasione per ribadire l’importanza e la necessità della loro presenza nella vita. Un mondo dove le donne sono emarginate è un mondo sterile, perché le donne non solo portano la vita ma ci trasmettono la capacità di vedere oltre , vedono oltre loro, ci trasmettono la capacità di capire il mondo con occhi diversi, di sentire le cose con cuore più creativo, più paziente, più tenero”.
Ha quindi impartito loro una speciale benedizione: “Una preghiera e una benedizione particolare per tutte le donne qui presenti in piazza e per tutte le donne!”. Ha quindi concluso con l’augurio di buona domenica e di buon pranzo.
Napoli 9 marzo 2015