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Green e Verdi: Cultura, bellezza e fotovoltaico per risolvere la problematica Terra dei Fuochi.

Intervenendo a Napoli al convegno sulla “Terra dei Fuochi e Siti Contaminati”, organizzato dalla Società Italiana di Geologia Ambientale, il coordinatore nazionale di Green Italia, Fabio Granata, ha richiamato “i professionisti, la borghesia produttiva e le imprese” a inaugurare una nuova fase politica e culturale per fuoriuscire dalla zona grigia di interessi economici illegali che ha caratterizzato la triste storia della terra dei fuochi. “Green Italia, afferma Granata, sente la responsabilità di scrivere una nuova pagina della storia in cui il sapere, la cultura e la bellezza siano le parole chiave di un processo di rigenerazione del territorio contro il potere delle ecomafie, perché quello che è in gioco, non il reddito o gli ottanta euro, ma la vita della società civile”. Da Napoli e dal meridione può e deve partire la rivoluzione delle buone pratiche che deve necessariamente coinvolgere i ceti culturalmente consapevoli e produttivi a partire dagli ordini professionali, fino alle associazioni di impresa. Bisogna partire dal sequestro dei patrimoni di chi ha inquinato e devastato, consegnarli alla cittadinanza perché da un orrore , possano rinascere territori sostenibili, rigenerazione urbana, risanamento dei siti inquinati, consumo zero di suolo, rifiuti zero grazie a una nuova filosofia dei rifiuti. Queste le tappe di una rinascita nazionale e del meridione, la grande bellezza , le coste e il patrimonio archeologico della nostra storia, devono e possono impegnare buona parte dei giovani in cerca di lavoro e determinare una prepotente spinta per l’occupazione e per un nuovo benessere diffuso. L’incontro, al quale hanno preso parte il presidente di Sigea Campania/Molise Gaetano Sammartino, il presidente nazionale Sigea Giuseppe Gisotti, il presidente dell’Ordine geologi della regione Molise Domenico Angelone, il vicepresidente di Legambiente Campania Anna Savarese e numerosi altri esponenti del mondo scientifico giunti da tutt’Italia, ha sviscerato la problematica “Terra dei Fuochi” in ogni suo aspetto dalla questione dei siti contaminati all’aspetto geologico partendo dalla conformazione dei territori inquinati. La giornata d’incontro è stata aperta dal consigliere comunale dei verdi Carmine Attanasio che ha parlato dalla necessità di individuare e recintare tutte le aeree inquinate partendo da quelle interessate da rifiuti radioattivi, così come ora si sta facendo e di pensare al riutilizzo dei terreni agricoli irrimediabilmente inquinati attraverso un cambio della loro destinazione d’uso trasformandoli in terreni fotovoltaci. Penso, ha detto Attanasio, alla nostra vecchia proposta di creare la più grande centrale fotovoltaica d’Europa li dove ora ci sono le ecoballe. Creare un motore economico che ci consenta d’intervenire pragmaticamente sulla problematica e per dare una soluzione che ci consenta di trarre anche dei benefici da questa triste vicenda.

Napoli, 4 giugno 2014