sab 20 SETTEMBRE 2025 ore 19.56
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Die Besten, les grandes équipes, the Champions
di Giovanni della Pietra

 

1Nella 1^ giornata di League Phase della UEFA Champions League, KDB guiderà la sua nuova squadra nel tempio del suo passato: all’Etihad Stadium, è Manchester City – Napoli. Il match termina con il risultato di 2-0, con le reti nella ripresa di Håland e Doku.

Highlights
Il match di Manchester inizia su ritmi alti: la prima grande occasione capita sulla testa di Beukema sugli sviluppi di corner, costringendo Donnarumma ad un intervento di livello. Il turning point della gara è l’espulsione di Di Lorenzo per aver negato in maniera fallosa una chiara occasione da rete: da lì è un monologo degli Sky Blues. Si prende la scena Vanja Milinkovic-Savic che compie diverse parate decisive: prima sulla conclusione volante di Rodri, poi sulla girata di testa di O’Reilly, infine sull’incornata di Gvardiol. Gli copre le spalle anchePolitano, che salva con una scivolata disperata la conclusione di Reijnerds. Nella ripresa, Foden illumina per Håland che “semplicemente” deve appoggiare in porta per il vantaggio del City. Nemmeno dieci minuti dopo, Doku taglia una difesa passiva e trova il diagonale vincente. Dal 65′, il match si spegne: è amministrazione del risultato da ambedue le parti.

Il punto Della Pietra
Dopo un anno di attesa, in cui l’assenza dalla Champions League è stata acuita dall’essere solo spettatori delle competizioni europee, ritorna quella tanto ambita musichetta. Quella sinfonia è sinonimo che il livello di competizione si sta alzando e i cuori di tifosi e calciatori iniziano a trepidare con un ritmo maggiore. Ci si mette il Destino con i suoiintrecci complessi: il Napoli si trova ad esordire nella Nuova Champions contro lo stesso avversario contro cui aveva inaugurato il suo cammino nella precedente versione della UCL nel lontano 2011, ovvero il Manchester City. Già, proprio i Citizens da cui proviene Kevin De Bruyne, neo-acquisto dei partenopei.
Per la sfida dell’Etihad, Antonio Conte rinnova il suo 4-1-4-1 e non cambia nemmeno una pedina della squadra che aveva strapazzato la Fiorentina. Stesso modulo e stesso discorso per il Man City di Pep Guardiola, che conferma gli stessi undici che avevano passeggiato contro la dirimpettaia più storicamente gloriosa di Manchester. I Campioni d’Italia non si mostrano per niente remissivi, e a petto gonfio mantengono un pressing alto, costringendo il City in un fondamentale che meno predilige: il lancio lungo. Nei primi 20′, la gara si mostra aperta e combattuta e il Napoli risponde colpo sul colpo ai tentativi degli Sky Blues: anzi sono proprio i partenopei ad avere la prima grande occasione con il colpo di testa di Beukema. Ma poi, il romanticismo del ritorno a casa di King Kev, in uno stadio ai suoi piedi, si scontra con la pragmaticità di un cambio modulo reso necessario dall’espulsione di Di Lorenzo. I seguaci di Pep iniziano inesorabilmente a lavorare ai fianchi i partenopei con un palleggio ripetuto che fa correre gli avversari da una parte e dall’altra. Il fraseggio dei Citizens però si scontra contro una difesa coriacea del Napoli, scardinata solamente da una giocata sopraffina di Phil Foden, che consente ad Håland di battere a rete per il vantaggio. Poco dopo, il Manchester City trova anche il 2-0 con Doku che penetra in area contro una difesa ormai logora.Per il Napoli, la priorità diventa limitare i danni e non compromettere un cammino ancora tutto da scrivere.
Vittoria autorevole per i padroni in una delle gare più impervie del suo calendario, Real Madrid a parte.
Per il Napoli, invece, questa sconfitta preventivabile e pronosticabile alla vigilia, pregiudica poco del cammino. Con questo format è indispensabile valutare il percorso della UCL e gli incastri con la Serie A: di fondamentale2 importanza risultano essere le prime tre gare interne e la sfida esterna di Copenaghen. Importante sarebbe non uscire a bocca asciutta in una trasferta tra il Da Luz di Lisbona e la Philips Arena di Eindhoven. Troppe le variabili per valutare l’ultima giornata al Maradona contro il Chelsea

Pagelle
Bernardo Silva 7: Equilibratore tattico, palleggiatore, fantasista e giocate sopraffine. Attenzione: può creare dipendenza!
Foden 7.5: Controllo orientato e tocco delizioso d’esterno per scardinare l’ingranaggio della difesa azzurra. Una pennellata da artista da sindrome di Stendhal.
Politano 7: Gara intelligente tatticamente e di grande sacrificio. Veste la fascia dopo il rosso di Di Lorenzo, e la onora con tanta grinta e partecipazione alla strenua difesa. In una squadra ideale, un posticino per un calciatore così lo si trova sempre!
Di Lorenzo 4.5: Rientra frettolosamente per coprire il vuoto lasciato da Beukema, sconfitto in un contrasto aereo. Viene preso in contro tempo dal passaggio di Foden e prova la scivolata, con cui colpisce Håland. Poi ci pensa il VAR. Insomma, la descrizione due minuti prima della catastrofe!

grafica

Arbitro
Zwayer 5: Fischia solo 7 falli in tutta la gara. Nell’episodio chiave viene salvato dal VAR, che individua il fallo di Di Lorenzo su Håland. Il suo metro permissivo penalizza un Napoli in inferiorità numerica, che avrebbe beneficiato del respiro ottenuto dagli interventi arbitrali, interrompendo l’apnea a cui lo aveva costretto il Man City. Il primo fallo fischiato agli azzurri dopo il 79’ è emblematico.

Nola, 19 settembre 2025