“A Corto di Donne” vincono i corti provenienti dalla Spagna, Russia, Belgio e Slovacchia
“A Corto di Donne” vincono i corti provenienti
dalla Spagna, Russia, Belgio e Slovacchia
Assegnati i premi per le categorie animazione, fiction, documentari e sperimentale
Miglior cortometraggio italiano è “Recuiem” di Valentina Carnelutti
Grande successo per la cerimonia di chiusura della VII edizione di “A Corto di Donne”, festival internazionale di cortometraggi al femminile che si è svolto a Pozzuoli dal 10 al 13 aprile. Assegnati i premi della giuria, della giuria giovani e il Premio al Miglior Cortometraggio Italiano.
Il Festival si è svolto alle Terme Stufe di Nerone e a Palazzo Toledo. “A Corto di Donne è un patrimonio di storie e immagini – spiegano i componenti dell’organizzazione – lavori affrontano vicende intime e fenomeni di grande rilevanza sociale. I cortometraggi hanno affrontato temi di spessore e profondità che confermano la vocazione della rassegna. La provenienza degli autori formano un mosaico eterogeneo di realtà geografiche e culturali distribuite tra le quattro sezioni del concorso. Le autrici presenti hanno avuto un’occasione importante per visitare Pozzuoli e i Campi Flegrei”.
Ecco i cortometraggi vincitori divisi per categorie e le motivazioni delle giurie.
Animazione: “Snow”, di Ivana Sebestová (Slovacchia / 2013 / 18’). Motivazione: Una donna alla ricerca di qualcosa, forse del suo amante, forse del tempo perduto, ci trasporta in un mondo surreale: tutto è simbolico in questo cortometraggio che ci lascia la libertà di sceglierne e decifrarne il significato. Un lavoro colto e sofisticato, con un’ottima regia, valido tecnicamente e dal design di alto profilo.
Menzione speciale: “El Canto” di Inès Sedan (Francia / 2013 / 8’ 30’’).
Documentari: “Love and Rubbish” di Hanna Polak (Russia / 2012 / 8’). Motivazione: “Love and Rubbish” restituisce con esemplare sintesi narrativa, icastica costruzione visiva e dialoghi essenziali la drammatica condizione degli homeless che vivono in una discarica di Mosca. Volti e corpi di adulti scolpiti in una rassegnata sospensione esistenziale ma anche facce e gesti di bambini, giovani mamme e neonati sottolineati da un sorriso di speranza e dalla poetica voglia di sognare.
Menzioni speciali: “Ribelle e ostinata” di Stefania Donaera (Italia – Bangladesh / 2013 / 29’ 30’’) e “Una Mirada” di Analìa Fraser (Argentina / 2012 / 11’ 40’’).
Fiction: “De noche y de pronto” di Arantxa Echevarrìa (Spagna / 2013 / 19’ 56’’). Motivazione: Lavoro affascinante per perizia tecnica, sinteticità e incisività di racconto, originale miscela di citazione cinematografica e non banale indagine emotiva dei due personaggi. Entrambi sospesi sull’ineluttabilità drammatica della presenza dell’equivoco o del distruttivo malinteso nell’esistenza umana.
Menzione speciale a “The measure of man” di Ruth Meehan (Irlanda / 2012 / 12’ 42’’) e “The magic ferret” di Alison Parker (Canada / 2013 / 11’ 39’’).
Sperimentale: “Avant la nuit” di Chiara Caterina (Belgio / 2013 / 2’ 48’’). Motivazione: Per il concept e la soluzione narrativa con la quale è stato risolto, nonché per il perfetto equilibrio dei singoli elementi filmici. I tempi ed il ritmo narrativo si sposano felicemente con l’idea posta al centro dell’opera, che ne risulta opportunamente valorizzata. Ottima la fotografia ed il montaggio, che nella loro estrema semplicità traducono al meglio i complessi contenuti psicologici del plot. Una lode particolare all’audio, che con lo straordinario mix di rumori ambientali, musica e ‘voce’, riesce ad evocare con forza lo spirito dell’intero impianto narrativo, dando spazio ad un elemento cruciale, ma non sempre valorizzato nelle arti visuali quale, appunto, la sonorità. Menzione speciale: “Mi chiamo Franco e mi piace il cioccolato fondente” di Silvia De Gennaro (Italia / 2014 / 7’).
Premi Giuria Giovani: per l’Animazione “Snow” di Ivana Sebestová (Slovacchia / 2013 / 18’), per i documentari “Ribelle e ostinata” di Stefania Donaera (Italia – Bangladesh / 2013 / 29’ 30’’), per la fiction “Les Perruches” di Julie Voisin (Francia / 2013 / 13’ 36’’) e per la sezione sperimentale “10 Fiori”, di Lalla Quintavalle (Italia / 2014 / 7’ 33’’).
Premio Speciale al miglior cortometraggio italiano a “Recuiem” di Valentina Carnelutti (Italia / 2013 / 20’). Motivazione: Con stile narrativo sobrio e antiretorico, “Recuiem” descrive il primo incontro con la morte di due bambini, costretti a rinunciare anticipatamente alla loro innocenza e scaraventati nell’età adulta dal dolore del mondo e del distacco. Una toccante riflessione sul ciclo della vita, sulla composta accettazione del destino umano e sull’inevitabile ritorno alla normalità.
I componenti delle giurie. Giuseppe Colella, responsabile della sezione cinema e animazione del Napoli Comicon, Roberta Inarta, direttrice della Scuola di Cinema di Napoli, Alessandro Rak, regista, per la sezione Animazione. Il giornalista Alberto Castellano, la produttrice Antonella Di Nocera, la giornalista Eleonora Puntillo, per la sezione Documentari. L’attore, regista e drammaturgo Enzo Moscato, la direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Aurora Spinosa, l’attrice Antonella Stefanucci, per i cortometraggi di Fiction. I lavori della sezione Sperimentale saranno giudicati da Simona Lisi, attrice, danzatrice e autrice, Alda Terracciano, video artista, curatrice e drammaturga, ed Enrico Tomaselli, direttore artistico di ‘Magmart | video under volcano’, festival di videoarte.
La rassegna è patrocinata da: Regione Campania; Provincia di Napoli; Azienda Autonoma Cura Soggiorno e Turismo di Pozzuoli; Consigliera di Parità della Provincia di Napoli; Associazione Albergatori Campi Flegrei; Università degli Studi di Napoli Federico II; Università degli Studi di Napoli l’Orientale; Università degli Studi Suor Orsola Benincasa; Accademia di Belle Arti di Napoli; Goethe-Institut Napoli; Instituto Cervantes Nápoles; Institut Français Napoli; Pari e Dispari – Sportello Pari Opportunità del Comune di Napoli presso l’Università Suor Orsola Benincasa; Laboratorio interdisciplinare Donne Genere e Formazione “DGF” presso il Dipartimento di Studi Umanistici Università degli Studi di Napoli Federico II; Dottorato di Ricerca in Studi di Genere – Università degli Studi di Napoli Federico II.
Pozzuoli, 15 aprile 2014