Convegno a Frattamaggiore: Sosio Capasso e La Storia Locale
Convegno a Frattamaggiore: Sosio Capasso e La Storia Locale
di Bruno D’ Errico
Nella mattinata di sabato 5 novembre si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di Frattamaggiore il convegno di studi “Sosio Capasso e la Storia Locale”.
L’avvenimento che ha visto una nutrita partecipazione di pubblico è stato organizzato dall’Istituto di Studi Atellani, associazione fondata da Sosio Capasso nel 1978, dotata di personalità giuridica, iscritta nel registro regionale del volontariato, con sede legale in Sant’Arpino e sede operativa in Frattamaggiore, che si occupa della riscoperta e della valorizzazione della storia, delle tradizioni e della cultura dell’antico territorio atellano, legato alla città osco etrusca di Atella, famosa nell’antichità per le cosiddette fabulae atellanae, ossia farse comiche teatrali recitate da attori mascherati rappresentanti personaggi tra i quali gli studioso hanno colto rappresentazioni di maschere della commedia dell’arte (Pulcinella, Pantalone ecc.). E sul territorio dell’antica città di Atella nel passato sono sorti diversi comuni dei territorio delle province di Napoli (Caivano, Cardito, Casandrino, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Sant’Antimo) e di Caserta (Carinaro, Cesa, Gricignano d’Aversa, Orta di Atella, Sant’Arpino, Succivo).
Al convegno hanno partecipato il Sindaco di Frattamaggiore, dott. Marco Antonio Del Prete; l’On. Prof. Antimo Cesaro, Sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali, docente di Scienza e filosofia della politica presso la IIª Università di Napoli; il prof. Arturo De Vivo, Pro Rettore dell’Università “Federico II” di Napoli docente di Letteratura latina; il prof. Gerardo Sangermano, docente di Storia medievale dell’Università di Salerno; il prof. Marco Dulvi Corcione, docente di Storia del diritto italiano della IIª Università di Napoli; il dott. Francesco Montanaro, presidente dell’Istituto di Studi Atellani.
Sosio Capasso, nato in Calabria nel 1916 ma originario di Frattamaggiore, ove visse fino alla morte, fu insegnante nelle scuole medie e quindi preside in varie scuole e contraddistinse il suo operato di educatore con l’applicazione di idee innovative nl campo della didattica (sperimentazione dell’insegnamento di due lingue, doposcuola svolto negli istituti scolastici, apertura delle scuole al territorio). Fin da giovane aveva esercitato la penna nel campo letterario ma la sua prima opera di rilievo fu la Storia di Frattamaggiore, edita nel 1944, nella quale si dava alla ricostruzione delle patrie memorie nel solco dell’insegnamento di un altro famoso “oriundo” di Frattamaggiore, lo storico ed archivista Bartolommeo Capasso. Allorché negli anni ’60 del secolo scorso vi fu nel territorio di Sant’Arpino la “riscoperta” dell’antica città sepolta di Atella, il Capasso prima diede vita ad una rivista storica nazionale, la Rassegna storica dei comuni, dalle cui pagine ricordava l’importanza dello studio della storia locale per conoscere l’origine e la storia della propria terra per avere consapevolezza del proprio futuro, e poi insieme ad un gruppo di studiosi ed appassionati fondò l’Istituto di Studi Atellani, nel 1978, che, in particolare doveva «raccogliere e conservare ogni testimonianza riguardante l’antica città di Atella, le sue fabulae e gli odierni paesi atellani», con la pubblicazione di testi, articoli e testimonianze nella rivista
Rassegna storica dei comuni, istituire borse di studio per promuovere ricerche sulla zona atellana, organizzare convegni mostre, manifestazioni.
Tutto quanto effettivamente l’Istituto di Studi Atellani ha fatto nei suoi 38 anni di attività ed ancora oggi fa: convegni, manifestazioni e mostre, borse di studio, una biblioteca, nonché la pubblicazione di qualche centinaio di testi, in particolare di storia locale, ed infine l’edizione della rivista
Rassegna storica dei comuni, giunta quest’anno al 42° di pubblicazione. Testi e rivista che, seppure ancora pubblicate in formato cartaceo, possono essere liberamente consultabili e scaricabili in rete oltre che su Google libri anche direttamente dal sito dell’Istituto all’indirizzo: www.iststudiatell.org. E Sosio Capasso che dell’Istituto fu fondatore e presidente fino al 2004, l’anno precedente alla sua scomparsa, ha pubblicato con l’Istituto di Studi Atellani, oltre a tantissimo contributi sulla Rassegna, una serie di volumi dedicati alla conoscenza della storia del territorio, ai personaggi illustri, al rilancio della sua economia. Al 1992 risale la pubblicazione di Frattamaggiore, storia chiese e monumenti, uomini illustri e documenti , seconda edizione riveduta e ampliata del suo libro del 1944. Nel 1994 diede alle stampe Canapicoltura e sviluppo dei comuni atellani, seguito poi nel 2001 da Canapicoltura, passato, presente e futuro, nel quale auspicava il rilancio della coltivazione della canapa, come sta effettivamente avvenendo. Nel 1997 pubblicò il volume Gli Osci nella Campania antica, fondamentale contributo di conoscenza alla storia antica dei nostri territori. Altri volumi su personaggi illustri, in particolare di Frattamaggiore: Magnificat, vita e opere di Francesco Durante (1998); Bartolommeo Capasso, padre della storia napoletana (2000); Giulio Genoino: il suo tempo, la sua patria, la sua arte (2002); Due missionari frattesi: Padre Giovanni Russo (1831.1924) Padre Mario Vergara (1910-1950) (2003). Nel 2005, a pochi giorni dalla scomparsa, l’Istituto pubblicò la sua ultima fatica editoriale, A ritroso nella memoria, una gustosa testimonianza su personaggi ed eventi vissuti da Sosio Capasso nel corso della sua vita.
Alla figura di Sosio Capasso, nel centenario della nascita è stato dedicato dall’Istituto di Studi Atellani, sotto la guida del suo presidente, dott. Francesco Montanaro, un anno di celebrazioni, attraverso manifestazioni, mostre, presentazioni di libri, di cui il convegno del 5 novembre a Frattamaggiore ha costituito l’evento “clou”, seppure non l’ultimo perché sarà seguito da un convengo sulla canapicoltura che si terrà in Frattaminore ed infine dall’apposizione di un busto bronzeo raffigurante Sosio Capasso, opera dell’artista Luigi Caserta, che sarà posizionato su apposito piedistallo in una piazza di Frattamaggiore a cura dell’amministrazione comunale.
Al termine del convegno i partecipanti hanno ricevuto copia dell’ultimo numero della rivista Rassegna storica dei comuni, interamente dedicata alla figura di Sosio Capasso educatore, storico, “genius loci” del territorio atellano.
Frattamaggiore, 6 novembre 2016