gio 19 DICEMBRE 2024 ore 08.07
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 ”Dieci domande in attesa di risposta dalla Sinistra che verrà (forse..) “

di Claudio Mazzoccoli *

Caro Nichi Vendola,

a proposito della manifestazione del 4 Ottobre, emergono alcune domande che la opinione pubblica si pone.

1) è sempre bene martellare Renzi, soprattutto quando calpesta la dignità di una nazione e la sua Costituzione. Ma la narrazione deve lasciare prima o poi il posto alla descrizione di quello che accade nel paese nella realtà. E qui assistiamo a cose come l’appoggio (infelice ) che SEL ha fornito al PD sostenendo in votazione la candidatura di Violante come membro della Corte Costituzionale. La cosa ha avuto eco sulla stampa e quindi è stata resa nota alla opinione pubblica. Che si tratti di un caso isolato o meno non importa . E’ significativo di un qualcosa che politicamente non dovrebbe accadere.

Domanda: Lei cosa ne pensa in proposito ? Sel che posizione ha in proposito ?

2) La sua narrazione tratteggia una Italia dei Diritti (lavoro, salute, istruzione, welfare, etc..) ma ignora l’Italia dei Doveri a partire da quelli politici ed economici. La Costituzione sembra smentire la sua narrazione. L’Articolo 2 chiede espressamente quello che praticamente nessuno indica: “….La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo,(………) E RICHIEDE L’ADEMPIMENTO DEI DOVERI INDEROGABILI DI SOLIDARIETÀ POLITICA, ECONOMICA E SOCIALE. “

3) Occorrerebbe forse parlare a SEL ed ai suoi elettori dicendo: “Per reclamare i DIRITTI, dobbiamo dimostrare di SAPER ADEMPIERE AI NOSTRI DOVERI”

4) Fra i DOVERI POLITICI ED ECONOMICI, la Costituzione inserisce il CONCORSO ALLE SPESE PUBBLICHE (Articolo 2 ed Articolo 53 della Costituzione) Su questo non si riesce ancora oggi a capire se e quanto a SEL vada a genio il modo in cui i Costituenti hanno stabilito in tema di rapporti tra Diritti, Doveri, Sistema Fiscale e gestione del Bilancio Pubblico (ivi comprese eventuali partite di Debito).

5) Mentre la lettura degli Articoli 2 e 3 della Costituzione non ha mai lasciato dubbi ad alcuno, il legislatore Ordinario (i Parlamenti nazionali ed i Consigli regionali) hanno proceduto in senso diverso, creando l’assurdo che i cittadini sono trattati diversamente da classe sociale a classe sociale e da territorio a territorio. Non è quello che il Costituente ha espresso, e non è quello che il Legislatore avrebbe dovuto fare.

6) E’ evidente che non si realizzano i DIRITTI “a DEBITO INFINITO”, in quanto questo è stato il tema caro alla politica in sede di legiferazione ordinaria nei decenni che sono andati dal 1948 ad oggi. La soddisfazione a debito di tantissime richieste clientelari, la concessione, sempre a debito, di sistemi induttivi e forfettari di determinazione del reddito, le semplificazioni e le facilitazioni concesse e mantenute per decenni a categorie/classi sociali o ad associazioni corporative o gruppi economici e finanziari , sembrano essere state la regola e non l’eccezione, conducendo a quelle situazioni che molti politici definiscono “Diritti Acquisiti”, ovvero materia non in discussione (anche se calpestano nei fatti la Costituzione ?!!!) Queste cose, rendendo nella sostanza DIVERSI i Cittadini rispetto alla Legge, vanno in totale violazione degli stessi Articoli 2 e 3 della Costituzione che tutti sbandierano quando parlano di Costituzione.
La esplosione del Debito Pubblico è frutto di questa concessioni, oltre che della mancata indicazione che, oltre alla parte dei Diritti, va trattata quelle dei Doveri, la più dura da mettere nella testa degli elettori, la parte più scomoda per molti politici, quella che si vorrebbe sempre lasciare “agli altri”.
Per risolvere questa situazione, non è certo sufficiente brandire l’arma di una iniqua quanto inutile Patrimoniale. Occorre avere il oraggio di andare alla base di questi “Diritti Acquisiti” e dire a determinate categorie che “La ricreazione è finita !”.

7) La presenza di una elusione che oramai ha raggiunto quota 500 Miliardi di Euro l’anno è la prova più evidente (ovviamente non la sola…) che non corrispondono alla loro effettiva situazione le mappature della distribuzione dei redditi e della ricchezza del nostro paese offerte oggi dalle fonti ufficiali L’unica strada percorribile ai sensi della Costituzione per condurre finalmente (e per la prima volta nella storia del paese) nei canoni costituzionali il tema del Concorso alle Spese Pubbliche è quella che passa da una Riforma del Sistema Fiscale che attui l’Articolo 53 della Costituzione nella sua forma integrale, quella che emerge dagli Atti della Assemblea Costituente. Diversamente si colpisce certamente il debole, quello di cui si conosce tutto, ma non si tocca il forte, quello che è in grado di nascondere la sua Capacità Contributiva Effettiva. E’ ovviamente un caso eclatante il fatto che spuntino 518 fra quelli che per il sistema fiscale attuale sarebbero i “deboli” che denunziano al fisco meno di 20.000 euro, accedendo a tutte le garanzie e a tutte le agevolazioni fiscali, ma che in realtà sono possessori di Jet Privati.

8) Nel silenzio dei media sono milioni quelli che popolano il sottobosco sociale formato da chi sopravvive con espedienti fiscali. stratagemmi, con la Elusione, la Evasione, la Frode piccola o grande, il Commercio a Nero. Questo produce una perdita netta per lo Stato di non meno di 200 Miliardi di Euro che, già, oggi. devono essere ripianati dai “soliti noti”. Questi sono soldi SOTTRATTI a quei DIRITTI di cui Lei giustamente parla, questi sono i SOLDI MANCANTI che smentiscono però chiunque pensi di garantire i DIRITTI a DEBITO.
Quella cui appartengono i “beneficiati” dell’Attuale Sistema Fiscale, è da sempre una vera e propria forza politica, che opera trasversalmente ai partiti e che è in grado di muovere milioni di voti.

9) Forse è venuto il momento che non si parli più solo di DIRITTI al POPOLO DELLA SINISTRA. ma si cominci a parlare anche di DOVERI
Il Concorso di TUTTI ALLE SPESE PUBBLICHE è un DOVERE BASATO NON SUI “DIRITTI ACQUISITI”partito, ma sulla CAPACITA’ CONTRIBUTIVA EFFETTIVA, ovvero REDDITI GLOBALI MENO TUTTE LE SPESE NECESSARIE AL CITTADINO ED AL NUCLEO DI PERSONE FISCALMENTE A SUO CARICO, comprensive di IVA.
Significa ovviamente che molti di coloro che pontificano su tasse si dovranno frugare in tasca.
Probabilmente, in coloro che non parlano di attuazione dell’Articolo 53 si celano tanti che non vogliono la Giustizia Fiscale, ma solo DIRITTI a DEBITO.

10) La conclusione la lascio ad una espressione tratta dal documento firmato da Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky nel “Manifesto dell’assemblea per la Costituzione- Via Maestra” del 12 Ottobre 2013.
Al di là della narrazione, ci faccia capire se la Sinistra che Lei ha in mente può ripartire dai punti espressi da questo documento.

” (…)Oggi, il dovere tributario e l’equità fiscale, secondo il criterio della progressività alla partecipazione alle spese pubbliche, proclamato dall’art. 53 della Costituzione, si dimostra essere un caposaldo essenziale d’ogni possibile legame di cittadinanza, dopo tanti anni di tolleranza, se non addirittura di giustificazione ed elogio, dell’evasione fiscale (…)”.

Firenze, 12 ottobre 2014

*ingegnere, mediatore culturale