lun 20 OTTOBRE 2025 ore 15.21
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Colpo al cuore
di Giovanni Della Pietra

torino 1Nella 7^ giornata di Serie A, i Campioni d’Italia affrontano una squadra che ha voglia di reagire dopo un periodo difficile: allo Stadio Olimpico Grande Torino, è Torino – Napoli. La gara termina con il punteggio di 1-0, con la rete decisiva del grande ex di giornata, Giovanni Simeone.

Highlights
La gara vede le principali azioni da rete nella prima frazione di gioco: all’iniziativa personale di Vlasic che si infrange sul palo, risponde il tiro a giro di De Bruyne deviato in maniera provvidenziale da Maripan. L’intervento di Gilmour favorisce Simeone, che salta tutta la difesa, per il gol del vantaggio del Torino. Sfiorano il raddoppio i granata con Pedersen sul suggerimento del Cholito. Nella ripresa doppia occasione in fotocopia: cutback dal fondo, ma sia De Bruyne che Elmas tirano alto. Il tap-in di Lang sul palo di Politano allo scadere viene annullato per offside.

Il punto Della Pietra
Torino – Napoli produce una quantità di sensazioni di déjà vu pari ad una rimpatriata con i compagni delle scuole: vuoi per la forte presenza di ex delle due compagini, vuoi per un andamento delle gare ormai standardizzato dei Campioni d’Italia. Ma andiamo per gradi: mister Baroni prova a blindare una difesa che nelle ultime gare ha regalato più buchi di una groviera, con un nuovo cauto 3-5-2, con esterni di gamba come Pedersen e Nkounkou, ma dallo spirito prettamente difensivo. Il Napoli, invece, si schiera con un arrancato 4-3-3 dovendo fare a meno di Rrhamani, Lukaku, Lobotka, a cui nel pre-gara si aggiungono anche McTominay e Højlund. Quindi, chance per Neres dal 1′, al posto di un Politano che solo da qualche giorno si è riunito alla truppa contiana.
Pronti, via: Torino grintoso e voglioso di vendicare qualche risultato casalingo non entusiasmante, mentre il Napoli cerca di isolare Neres nell’uno contro uno, prontamente raddoppiato dai granata. Il primo déjà vu è servito, il più classico nel mondo del calcio: il palo di Vlasic che rinvia solo la rete torinista con il grande ex di giornata, “Cholito” Simeone. Mani giunte e lacrime agli occhi per celebrare il gol dell’argentino, che anche nei cuori più aridi qualche battito lo ha accentuato. È molle la reazione del Napoli, nonostante il Toro lasci intravedere qualche mal posizionamento difensivo. Anzi, sono i granata ad andare vicini al raddoppio, su un’azione innescata dal “Cholito”, in stato di grazia. Nella ripresa tenta la reazione furente, anche con l’ingresso di Lang per dare una maggiore spinta offensiva, ma viene ben addomesticata dalla retroguardia torinista. Non basta la prestazione di un ottimo Spinazzola a trovare il pari, con la difesa del Toro che rigetta via ogni traversone che passi da quelle parti sia da Spinazzola sulla sinistra che da Neres prima e poi Politano sulla destra: sembra per copione ricordare la parte finale della gara di Milano. Eppure il Napoli la rete del pari la trova con Lang, ma il VAR rivede la posizione irregolare dell’esterno olandese. Quindi, la gara termina 1-0 per la squadra di Baroni. Così come finì lo scorso anno al Maradona con la Lazio proprio dia_Torino Baroni, che si impose al Maradona con la rete del finto quinto Isaksen. Insomma, déjà vu!
Il Napoli deve riorganizzare gli automatismi di una squadra con numerose assenze, ma soprattutto deve trovare un’alternativa in attacco quando l’avversario aspetta in blocco basso.
Se altre volte con squadre sconfitte si intravedeva un arcobaleno dopo la pioggia, questo Toro sembra abbia vissuto l’occhio del ciclone: in attacco è una squadra con qualità e gol, ma dalla cintola in giù commette errori che compromettono l’andamento della gara per poi sciogliersi e degradarsi rischiando anche la figuraccia: vedi Inter e Atalanta. Che questo nuovo modulo sia la soluzione ai problemi granata?

Pagelle
Simeone 7.5: Attaccante che della grinta e del cuore ha fatto il suo modo di giocare. La rete dà un colpo alla gara, e la gestione della palla e della linea difensiva degli azzurri fa il resto. MVP.
Spinazzola 7: Ogni occasione degli azzurri passa dai suoi piedi: spinge ed inventa, cerca anche la conclusione personale, ma non impensierisce più di tanto l’estremo difensore granata.
David Neres 5.5: Fumoso come la notte di Capodanno dopo i fuochi d’artificio. Deve essere l’imprevedibilità degli azzurri, ma viene sempre chiuso. Non crea nulla di concreto.
Lucca 4.5: Al momento i 9 milioni per il prestito dell’attaccante sono una donazione alle casse dell’Udinese. 5 palloni persi, 3 falli guadagnati e 3 tiri di cui nessuno preoccupante, ma anche appoggi sbagliati, tempi del pressing lenti, contrasti persi dall’alto dei suoi 2 metri. Un po’ pochino!

pagella

Arbitro
Marcenaro 5.5: Versione 2 della pagella: la prima, in diretta, era una valutazione positiva del fischietto di Genova, nel post-partita gli episodi cruciali evidenziano qualche errore dal peso specifico importante. Nella rete di Lang, oltre il 90′, il calciatore olandese è oltre la linea dei difendenti quando parte il tiro di Politano, non basta il tocco fortuito del portiere del Toro a rimetterlo in gioco. Non potrebbe valere lo stesso pensiero nella rete del vantaggio torinista? Simeone parte in offside, Gilmour combatte in allungamento e toglie palla all’avversario, e il concetto di giocata deliberata viene un po’ stiracchiata nella concessione del gol. Forzato considerarlo un retropassaggio. Il VAR tace. Attendiamo la spiegazione televisiva.

Nola, 20 ottobre 2025