Capo(di)chino. Giovanni Della Pietra. Nola
Capo(di)chino
di Giovanni Della Pietra
Nella 3^ giornata di League Phase di Champions League, i Campioni d’Italia affrontano i Campioni d’Olanda: al Philips Stadion, è PSV Eindhoven – Napoli. Gli olandesi si impongono con un roboante 6-2: per i biancorossi apre le danze un’autorete di Buongiorno, poi Saibari, doppietta di Man, Pepi e Driouech. Per i partenopei, c’è solo la doppia marcatura di McTominay a rendere meno pesante il passivo.
Highlights
Dopo qualche occasione mancata da una parte e dall’altra, è McTominay al 30’ a sbloccare la gara con un inserimento perfetto sul cross di Spinazzola. Qualche minuto dopo, il cross tagliato di Perisic comporta l’autogol di Buongiorno. Siamo al 37′ quando Beukema perde palla in attacco, Buongiorno sale fuori tempo, e Saibari si invola verso la porta per il 2-1. All’alba della ripresa, Man devia in rete il cross di Mauro Junior, entrato liberamente in area. Il PSV sfiora il poker in almeno tre occasioni, prima di metterlo a referto di nuovo con Dannis Man che effettua un tiro da fuori sorprendendo Vanja. McTominay accorcia di testa su corner di Neres, ma un minuto dopo Pepi ristabilisce le distanze con l’assist di Driouech. È lo stesso calciatore marocchino ad infilare Milinkovic-Savic per il 6-2 con una conclusione dal limite dell’area.
Il punto Della Pietra
PSV – Napoli è una gara che dà una sensazione di fragilità tattica, mentale e fisica di un Napoli che non riesce ad opporsi all’andamento della gara e completa un destino che sembrava via via delinearsi sempre di più, prendendo la forma di una delle peggiori sconfitte europee della storia degli azzurri. Ma andiamo per gradi: Bosz disegna una squadra su misura per le caratteristiche del Napoli, che sulla carta si presenta come un 4-3-3 con il tridente composto da Man, Til e Perisic, ma in realtà è Saibari che va ad occupare la zona centrale, creando uno scambio repentino di posizioni che manda in tilt il reparto difensivo partenopeo. Mister Conte risponde con il suo chiacchieratissimo 4-1-4-1: ritorna Buongiorno al centro della difesa al fianco di Beukema, e confermato – a proposito di chiacchierati – in avanti Lucca, complice l’assenza di Højlund. Sembrava una partita in cui le squadre si sarebbero colpite vicendevolmente a suon di occasioni da reti: nella prima mezz’ora, infatti, se ne sciupano almeno un paio per parte. Sono i partenopei a spezzare l’equilibrio con McTominay, che ritrova la rete anche con il club. Il tempo di chiudere gli occhi e riaprirli è
già 1-1, con lo sfortunato autogol di Buongiorno. L’ex capitano granata ci mette la firma anche sul 2-1 degli olandesi, con una poco comprensibile lettura difensiva. Sin dalle prime battute della ripresa, è evidente come la squadra olandese governi tatticamente, emotivamente e in maniera fattiva la gara: 3-1 da delirio di onnipotenza con Mauro Junior che entra in area sdraiando Buongiorno, e deviazione con tunnel di Man. Lo stesso calciatore ex Parma sigla anche la rete del 4-1, dopo la disgregazione totale del Napoli che si manifesta nell’espulsione di Lucca che sa di resa incondizionata. Ci prova McTominay a rendere meno pesante il passivo per raddrizzare la differenza reti, ma gli azzurri si fanno prendere di infilata in altre due occasioni: prima Pepi su assist di Driouech, poi la firma personale del calciatore marocchino per il 6-2 finale. Insomma, come avrebbe detto Oronzo Canà “Tutta colpa di quel gol a freddo”.
Il Napoli non riesce a ribaltare la tendenza del match a vantaggio degli olandesi e si consegna nelle mani degli avversari, condizionando anche una qualificazione in cui la differenza reti è un fattore fondamentale. Come detto nelle puntate precedenti: importanti saranno le gare casalinghe e necessario sarà fare punti almeno in una trasferta. Ora ne restano due: Lisbona, sponda Benfica, e Copenaghen. L’obiettivo è rimettersi in carreggiata il prima possibile perché sabato c’è il big match contro l’Inter.
Lato PSV: giusto gioire per una vittoria storica per la portata, ma il calendario in vista della qualificazione non sorride. Punti possibili al Karaiskakīs, ma non semplici, poi arrivano le corazzate.
Pagelle
Buongiorno 4: Segue sempre la palla, ma dimentica l’uomo. Attratto dalla palla sia sull’occasione di Man sia nel gol di Saibari. Appello agli alieni di Space Jam che gli hanno rubato il talento questa stasera: potreste restituirlo? Grazie!
Beukema 4: Disorientato e spaesato nel vortice di cambi di posizione creato dai calciatori offensivi. Innesca anche il contropiede che fa partire il 2-1. Come nelle peggiori puntate di Scooby-Doo, gli si toglie la maschera ed è Ignacio Fideleff.
Lucca 4: ….
Saibari 8: Notte da MVP. Occupa lui le zone centrali, ma non in maniera fissa. Sigla il gol che spinge il Napoli sul piano inclinato che conduce all’abisso. Uomo ovunque.
McTominay 6: Unica nota positiva in una gara in cui trovare qualcosa di positiva è davvero complicato. Si sblocca finalmente Scott: dopo la rete in Nazionale, fa la doppietta con il Napoli. Per un attimo fa ripercorrere le vecchie abitudini: è lui a stappare la gara. Tutto bello, ma poi come hanno fatto a perdere 6-2?

Arbitro
Siebert 6.5: Nella prima frazione di gara si vede un metodo di gestione della gara europeo: si lascia correre tanto. Corrette le ammonizioni di Gariorowski e Veerman, leggerina quella di Spinazzola. Corretta la rete di Saibari che parte prima della linea della metà campo, dove il fuorigioco non è contemplato. Anche la rete del 5-2 di Pepi è regolare: è dietro la linea del pallone al momento del passaggio di Driouech.
Capitolo Lucca: incomprensione di linguaggio? Avendo captato un insulto, l’arbitro tedesco espelle coerentemente l’attaccante italiano. Cosa gli abbia detto davvero lo sa solo il centravanti azzurro. Diciamo che Lucca non ha lo status, con Mbappè non sarebbe stato lo stesso. Purtroppo conta anche quello! Ma esistono anche modi e modi di protestare e Lucca ha scelto quello più plateale.
Nola, 22 ottobre 2025




