sab 4 GENNAIO 2025 ore 23.50
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Botto di fine anno
di Giovanni Della Pietra

 

 

Nell’ultimo match del 2024, il Napoli ospita un Venezia alla disperata ricerca di punti in un pericoloso testacoda: allo stadio Maradona, è Napoli – Venezia. La sfida termina con il risultato di 1-0 con la firma decisiva di Jack Raspadori, subentrato dalla panchina.

Highlights
3Partenza sprint del Napoli, che cerca la via del gol con Rrhamani sugli sviluppi di corner, ma Stankovic compie il primo di tanti interventi durante il match. Risponde a tono il Venezia con Yeboah, servito a centro area da Zampano, la cui conclusione viene intercettata con una grande parata da Meret. In una progressione di Oliveira in area di rigore, gli azzurri conquistano un penalty per il tocco di mano di Idzes, ma dal dischetto Lukaku si lascia ipnotizzare da Stankovic. L’occasione d’oro per il vantaggio azzurro capita sui piedi di Anguissa, trovato in area da Kvaratskhelia, ma spedisce la palla alta sopra la traversa. Doppia chance per sbloccare il match: da un lato Meret si oppone alla punizione di Nicolussi Caviglia, dall’altro Stankovic devia sul palo la conclusione di Lukaku dopo lo sfondamento da pivot. Trovano la combinazione vincente Neres e Raspadori per aprire la difesa lagunare, con l’involontario aggiustamento da parte di Candela. Doppia opportunità anche per il raddoppio prima con Oliveira e poi con Lukaku, prima del triplice fischio.

Il punto Della Pietra
Napoli – Venezia è una gara a bassa tensione, con gli azzurri che fanno fatica a scardinare la difesa dei lagunari impostata dal tecnico Di 2Francesco. Andiamo per gradi: mister Conte ripropone il canonico 4-3-3 fluido, lanciando per la prima volta David Neres e Kvaratskhelia insieme, complice un problema intestinale per Politano in settimana. Risponde il tecnico dei Leoni alati con un 3-5-2, con Ellertsson che ha il compito di alzarsi alle spalle di Oristanio e Yeboah, con particolare attenzione ad oscurare le giocate di Lobotka. La scelta della difesa a tre, ma che di fatto è a cinque uomini, limita il gioco in ampiezza del Napoli. I partenopei provano a sorprendere gli avversari con una partenza rapida sfruttando soprattutto i calci piazzati, dove la densità degli arancioneroverdi viene pareggiata dalla presenza dei saltatori di mister Conte. Dall’altro lato del campo, i lagunari provano a pungere con qualche ripartenza, ma il copione sembra essere sempre lo stesso: il Napoli attacca e il Venezia si difende e prova a respirare con il pallone, ma se c’è la possibilità di andare in avanti non si lascia pregare. Giacché il punteggio di 0-0 sembrava protrarsi, mister Conte aumenta la pressione offensiva inserendo Raspadori al posto di uno spento Anguissa. È proprio il giovane Jack a trovare la combinazione per scardinare la cassaforte veneziana protetta dal combattivo Filip Stankovic, fissando la gara sul risultato di 1-0. Il solito quarto d’ora tachicardico di abbassamento del baricentro per proteggere il vantaggio del Napoli contiano conduce la gara al triplice fischio.
Il Napoli trova la vittoria in una sfida che era diventata più complicata di quanto ci si aspettasse alla vigilia, ma su cui il tecnico partenopeo aveva lucidamente messo in guardia. Fondamentale è stato sfruttare il rallentamento dell’Atalanta – che ha chiuso la striscia di vittorie in casa della Lazio – per agguantare proprio la Dea in cima alla classifica, tenendo sempre a mente l’asterisco della gara in meno dell’Inter.
In casa Venezia, il canovaccio sembra essere sempre lo stesso: gara gagliarda della squadra lagunare, ma sul lungo percorso si mostrano i limiti tecnici di una squadra che non sembra adatta per la Serie A, ma nonostante ciò ha sfiorato imprese contro le big di questo campionato, vedi Inter e vedi Napoli.

Pagelle
Raspadori 7: È l’uomo dei gol pesanti degli ultimi minuti. E se a gennaio dovesse essere addio, lo farebbe con un prezioso cadeau di Natale. Jack, sto volando!
Stankovic 7.5: Grande prestazione del giovane portiere scuola Inter, imponendosi con diversi interventi importanti, su cui spicca il rigore parato a Lukaku. Nel passato riecheggia il nome di papà Dejan, ma il futuro è tutto di Filip.
Di Lorenzo 6.5: Spirito, anima e combattimento per quella fascia che orgogliosamente porta al braccio. Si sacrifica in copertura per dare spazio alle offensive di Neres. Quando subentra Politano rispolvera i soliti meccanismi. In fase difensiva, normale amministrazione.

1Arbitro
Cosso 6: La defezione del designato Marchetti lo costringe all’esordio stagionale nella massima serie. Partita gestita con ordine e fermezza, ma che di certo non passerà agli annali per l’agonismo messo in campo: nonostante ciò ci sono errorini sparsi – pochi, a dire il vero – tra qualche situazione fallosa (vedi Altare su Kvaratskhelia) e qualche possesso. Negli episodi chiave è però vigile: ineccepibile il penalty concesso agli azzurri per il tocco di mano di Idzes sul cross a mezz’aria di Oliveira. Richiede anche il penalty il Venezia, al cross di Oristanio si oppone Juan Jesus: il contatto è tra anca e fianco del brasiliano. Contatto successivo Juan Jesus – Oristanio, davvero troppo lieve per pensare al fallo e fuori area per richiedere l’intervento VAR.

Nola, 30 dicembre 2024