ven 27 DICEMBRE 2024 ore 00.49
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Arcigay a congresso a Napoli.
De Magistris: “Napoli città all’avanguardia”.
Saviano “Lo Stato deve garantire la felicità ai cittadini”

Si è inaugurato ieri il XV Congresso di Arcigay Nazionale. Dopo l’insediamento della Presidenza e i saluti istituzionali ricevuti da Pietro Grasso (presidente del Senato) e Laura Boldrini (presidente della Camera) sono stati l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Campania Chiara Marciani (che ha portato i saluti del Governatore della Campania Vincenzo De Luca) e il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris a dare il via agli interventi

Nella sede istituzionale della Sala dei Baroni del Maschio Angioino (per l’occasione illuminato di rosa), da lui fortemente voluta come sede del Congresso, De Magistris e ha ricordato il rapporto tra l’Amministrazione e l’Associazione sviluppatosi negli ultimi quattro anni, definendo l’Arcigay una realtà fondamentale del territorio.

De Magistris ha reso noto che, in mattinata, ha preso parte a una Giunta Comunale in cui si è fatta un’importante modifica alla delibera per l’accesso al Registro delle Unioni Civili – fin ora limitato alle coppie in cui entrambe i componenti erano residenti a Napoli – adesso accessibile anche quando solo uno dei componenti la coppia è residente.

“Un gesto importante – lo ha definito Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli – che ribadisce che conferma Napoli una città all’avanguardia nelle battaglie per le lotte civili”

“A cominciare dal titolo della vostra iniziativa – ha esordito il Sindaco – si comprende quanta consonanza ci sia tra le vostre battaglie il nostro modo di intendere l’amministrazione della città: amore e diritti”

Il Sindaco ha ricordato le battaglie intraprese in attesa dell’intervento del legislatore nazionale: il registro delle Unioni Civili, la trascrizione dei matrimoni contratti all’estero tra persone omosessuali e il “conflitto istituzionale” con il Prefetto generato dalla trascrizione dell’atto di nascita del piccolo Ruben.

Chiara Marciani ha ricordato quanto fatto negli ultimi mesi in Regione, dall’adesione alla rete Ready e tutte le altre azioni – fatte su sollecitazione dell’Arcigay – che stanno colmando un ritardo della Regione in materia di diritti civili

Anche Roberto Saviano – nel messaggio inviato ai 141 delegati, provenienti da 55 città, impegnati nei lavori congressuali – ha sottolineato le mancanze delle istituzioni, invitandole a non considerare secondarie le battaglie per i diritti civili:

“Lo Stato deve creare le condizioni perché ognuno di noi possa essere un cittadino felice. Mentre la politica si occupa di scuola, di sanità, di lavoro, si deve impegnare anche a garantire ai cittadini i diritti fondamentali di cui non si può più fare a meno. Perchè siamo già in terribile ritardo”

In merito alla vicenda del piccolo Ruben, il costituzionalista Massimo Villone, spiega che quanto accaduto avviene quando il formalismo giuridico entra in campo e quando i giuristi parlano di “ordine naturale” (secondo cui il matrimonio è solo quello tra uomo e donna).

Villone ha ribadito che il principio di eguaglianza è un pilastro del costituzionalismo moderno da 200 anni questa parte come nella Costituzione italiana vigente. Nonostante questo il ddl Cirinnà (che non parla di “matrimonio egualitario” né di adozione ) “dorme sogni indisturbati” . Questo perché il legislatore, piuttosto che guardare al futuro, si rivolge al passato.

Numerose le associazioni presenti: da quelle lgbt (Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno, Mit) alle sigle sindacali (Cgil e Uil), oltre all’Arci, le Acli ma anche il Telefono Azzurro e la Chiesa Valdese.

Napoli, 15 novembre 2015