Al Teatro Augusteo Lorella Cuccarini in “Rapunzel”
Lorella Cuccarini, perfida strega nel musical “Rapunzel”, in scena all’Augusteo di Napoli
di Domenico De Gregorio
Puntuale si alza il sipario del teatro Augusteo di Napoli per dare il via al musical più atteso dell’anno “ Rapunzel”. E’ una favola senza tempo, liberamente ispirata alla favola dei fretelli Grimm la cui trama nota ai più grandi risulta ancora essere sconosciuta per il nuovo e giovanissimo pubblico. È un menestrello (Lorenzo Grilli) a introdurre la storia e i suoi protagonisti, o forse è il caso di dire le sue protagoniste, essendo due sorelle molto diverse tra loro a dar vita alla vicenda che vede sbocciare un bel fiore come Rapunzel, che Madre Gothel (Lorella Cuccarini) sottrae alla sorella, la Regina Gretel (Barbara Di Bartolo), in fasce.
Rapunzel (Alessandra Ferrari) per Madre Gothel è l’elisir di giovinezza; grazie alla nipote la donna riesce infatti a conservare la sua bellezza e per questo la tiene rinchiusa in una torre dalla quale la stessa Gothel sale e scende aggrappandosi ai lunghissimi capelli biondi della fanciulla. Un bel giorno si rifugia nella torre il bel Phil (Giulio Corso), un ladruncolo che ha appena sottratto una corona d’oro e diademi e che per Rapunzel rappresenta l’unica via di fuga, il profumo della libertà. Madre Gothel però è sempre in agguato e pronta a riprendersi la “sua” Rapunzel dai capelli magici.
Lo spettacolo è ben ritmato e ricco di effetti speciali realizzati da Erix Logan e Max Martinelli, che stupisce il pubblico con le lanterne che si elevano dalla platea alla galleria e che fanno vivere un vero sogno magico a occhi aperti.
Insieme alla Cuccarini, trionfano sulla scena Alessandra Ferrari, nel ruolo di Rapunzel, apprezzata dal pubblico già nel ruolo di Esmeralda in Notre Dame de Paris e Giulio Corso, che danno vita a una coppia di giovani innamorati con due voci potenti in grado di emozionare, soprattutto quando sulle note di Dove sarai, grazie a un interessante studio di regia, Phil dalla prigione e Rapunzel dalla torre cantano, sovrapponendosi, quella libertà che per un giorno è stata sia dell’una che dell’altro. I numeri musicali, ballati e recitati dalla “più amata dagli italiani” sono però il punto di forza dello spettacolo. Lorella Cuccarini è straordinaria, tanto che quella cattiveria, oltretutto motivata, che spicca del suo personaggio, si confonde spesso con una sensualità disarmante, soprattutto quando con i locandieri si concede in un ballo sexy fasciata in un abito rosso, che mostra le belle gambe che si muovono con lo stesso fascino di Jessica Rabbit. Ma le sorprese non finiscono qui, nei panni dell’anziana zia di Rapunzel la Cuccarini è oltremodo divertente e con la voce da vecchietta omaggia la grande Sandra Mondaini. Uno spettacolo corale dove tutto funziona ed emoziona grazie anche alle straordinarie luci, le scenografie imponenti, i curatissimi costumi e gli inserti video che si alternano tra i vari cambi scena. Si chiude il sipario e la magia di uno spettacolo studiato nei minimi particolari, fa esplodere un fragoroso applauso segno di un successo annunciato.
Napoli, 29 febbraio 2016