Santa Maria la Nova. La chiesa avvolta nel mistero.
Santa Maria la Nova. La chiesa avvolta nel mistero.
di Chiara Scamardella
A Napoli ci sono più di 400 chiese ed ognuna ha la sua storia.
Santa Maria la Nova nasce nel 1279 ed è chiamata la Nova “nuova” per distinguerla da quella originaria che Carlo d’Angiò fece abbattere per dare spazio alla costruzione del Maschio Angioino.
Ad essa si accede da una scalinata in piperno che conduce all’austera facciata in stile rinascimentale. Il corpo della chiesa è costituito da una navata unica con uno splendido soffitto in legno dorato abbellito con 46 tavole di vari artisti ispirati al manierismo napoletano. Procedendo nella visita si entra anche nel piccolo chiostro dove ci si trova di fronte ad una tomba ed è qui che il visitatore viene avvolto dal mistero.
Degli esperti speleologi sono riusciti a infilare una microtelecamera all’interno della stessa ed hanno visto che all’interno c’è una croce la cui parte iniziale è visibile anche dall’esterno: sembra una croce di Cristo, a prima vista, ma la parte che si allunga dietro al marmo nasconde un segreto: in realtà è una croce del diavolo, un sigillo di Satana.
L’esplorazione ha rivelato anche altri dettagli inquietanti: incisa sul marmo c’è una testa, sulla quale è conficcata una croce e poco più avanti c’è un’altra incisione, realizzata alla perfezione: una serie di cerchi concentrici, come l’antica rappresentazione del Cosmo e sul bordo esterno ci sono i numeri esoterici dei pitagorici, 1, 2, 3, 4, 10.
Secondo gli studiosi dell’università di Tallinn in Estonia potrebbe trattarsi della tomba Vlad III di Valacchia, il conte Dracula, che secondo alcuni storici non morì in battaglia ma venne fatto prigioniero dai turchi. La figlia Maria, adottata da una donna napoletana, riscattò il papà prigioniero e lo portò in Italia, facendolo seppellire alla sua morte nella tomba di famiglia del marito.
Mistero o realtà. Chi può dirlo. Resta il fascino di una chiesa e di una città che nasconde tante storie da raccontare.
Napoli, 24 settembre 2015