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E’ sempre tempo di Pirandello…
CASERTA: DA OGGI A DOMENICA “IL BERRETTO A SONAGLI” AL COMUNALE ‘PARRAVANO’
Luigi De Filippo in una grande commedia in versione eduardiana

di Raffaele Raimondo

E’ sempre tempo di Pirandello, cantore immarcescibile di una umanità attraversata da maschere a iosa e finanche dalla follìa. E questo tempo riemerge al teatro comunale “Costantino Parravano” con la commedia in due atti “Il berretto a sonagli” per la quale il sipario si alzerà da oggi a domenica 21 febbraio. In scena Luigi De Filippo con Stefania Ventura, Stefania Aluzzi, Francesca Ciardiello, Giorgio Pinto, Vincenzo De Luca, Claudia Balsamo e Marisa Carluccio. Scene e costumi di Aldo Buti. Regìa del sempre giovane Luigi, creativo figlio, anche artisticamente, dell’indimenticabile Peppino.
« In quel tragico e irrisolvibile gioco delle parti che è il teatro pirandelliano, un ruolo di primissimo piano tocca a Ciampa, protagonista de Il berretto a sonagli che Eduardo De Filippo, con l’intelligente ardire che animava ogni sua impresa, ha tradotto in lingua napoletana, ricca ma perfettamente comprensibile per gli spettatori. Sia Eduardo (insieme alla sorella Titina) che Peppino affrontarono la commedia di Pirandello nel ruolo di Ciampa, disegnandolo in modo profondamente diverso: tanto quello di Eduardo era sommesso, ricco di pause, sottintesi, sguardi e gesti, quanto quello di Peppino risultava passionale, incalzante, irruente.

Beatrice, donna gelosissima, sospetta che il marito sia l’amante della bella moglie di Ciampa, commesso del loro negozio. La donna fa denuncia al commissariato. Il marito viene effettivamente trovato in compagnia della donna, ma il verbale non lo definisce delitto flagrante e il delegato è pronto a rilasciare i due. Ma per Ciampa la giustificazione legale non basta. Davanti a tutto il paese passa per essere un “cornuto”. Non gli resta che ammazzare i due o chiedere a Beatrice di dichiararsi pazza. La pazzia della donna infatti aggiusterebbe tutto, poiché, secondo Ciampa “è facile simulare la pazzia, basta gridare in faccia a tutti la verità”. E Beatrice, costretta anche dai propri parenti, si fa passare per pazza, convincendo tutti dell’innocenza di Ciampa e di sua moglie.
Un prestigioso traguardo. Una grande prova d’attore per Luigi De Filippo che di questa edizione della commedia è regista ed applaudito protagonista.
Luigi De Filippo si appropria del ruolo di Ciampa cercando e trovando, da grande maestro, una sintesi delle due letture ed esaltando la profonda e affascinante ambiguità del personaggio. Il pubblico che conosce ed ama la sua maschera comica si entusiasmerà scoprendo la sua inconsueta vena drammatica, i suoi toni più tormentati e riflessivi».
Agevole argomentare sull’audacia costretta a cedere dinanzi alla reputazione personale che rischia di andare in frantumi, sulla considerazione che sovente chiediamo ad altri più che a noi stessi, sugli orribili marchingegni cui talvolta ricorriamo per “mantenerci in vita”, sulla “double face” con cui da mattina a sera giochiamo nelle relazioni col mondo e perfino con la nostra tormentata identità, sulla follia come inevitabile epilogo di ogni travolgente pressione psicologica ed esistenziale. Tutto ciò e tant’altro ancora hanno caratterizzato il drammatico mondo pirandelliano, datato nella sua storica estrinsecazione ma perenne nell’esperienza umana d’ogni tempo e luogo. Lo svelamento ancora una volta ci farà bene: forse ci aiuterà a ritrovare le ragioni di una catarsi possibile, per poi tornar, quasi ineludibilmente cocciuti, sulle vecchie strade.

Caserta, 19 febbraio 2016