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Scempio di stato per la costruzione della Caserma Forestale sull’isola d’Ischia: presentata diffida per ottenere il ripristino dello stato dei luoghi

di Gennaro Savio

Nel lontano 2009 ebbe un’incredibile eco mediatica a livello nazionale la battaglia politica e sociale portata avanti dal Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista guidato da Domenico Savio contro lo scempio ambientale di Stato consumatosi nella pineta Bosco della Maddalena di Casamicciola Terme per la realizzazione della nuova Caserma Forestale che costò la distruzione di un’intera collina e l’abbattimento di circa cento pini. Devastazione ambientale che avveniva proprio nei giorni in cui lo Stato era impegnato ad abbattere le casette che la povera gente era stata costretta a costruirsi abusivamente proprio a causa delle inadempienze dello Stato che per decenni nulla ha fatto affinché sull’isola Verde si potesse edificare nella legalità. Dopo mesi di denunce giornalistiche, di presidii di protesta e di esposti presentati alle Autorità competenti, il cantiere fu sequestrato e furono rinviati a giudizio ben cinque persone tra cui l’ex sindaco di Casamicciola e attuale sindaco di Ischia Giosi Ferrandino. In attesa che la Magistratura faccia per intero il suo corso, nel Bosco della Maddalena i pini e la collinetta distrutti dallo scempio di Stato continuano a chiedere giustizia. E proprio in questi giorni per chiedere il ripristino dello stato dei luoghi, l’Avvocato Bruno Molinaro per conto dell’”Associazione per la Difesa dei Pini dell’Isola d’Ischia” ha presentato ben due diffide. Una indirizzata al comune di Casamicciola Terme e un’altra inviata al Ministero delle Infrastrutture, affinché ciascun ente, per quanto di propria competenza, si attivi per la demolizione delle opere realizzate nel Bosco della Maddalena e per l’integrale ripristino dello stato dei luoghi originario.
“A mio avviso – ci ha dichiarato l’Avvocato Bruno Molinaro – sussistono fondati motivi perché la demolizione ed il ripristino vengano in concreto eseguiti, in quanto, nel nostro caso, obbligata alla esecuzione dei lavori è anche l’amministrazione statale che, a differenza del comune di Casamicciola (che versa attualmente in una condizione di grave deficit finanziario), può e deve garantire la provvista finanziaria necessaria per l’intera operazione”. Molinaro ha anche annunciato quelli che potranno essere i passi successivi alla presentazione delle diffide. “Se – ha sottolineato Molinaro -, a far data dalla notifica dell’atto stragiudiziale di diffida, decorrerà il termine assegnato di trenta giorni senza che le amministrazioni intimate abbiano, nel frattempo, fornito risposta, garantendo l’esecuzione degli interventi richiesti o, comunque, esternando le ragioni dell’eventuale ritardo, i responsabili saranno denunciati per omissione di atti di ufficio. Contemporaneamente – ha concluso Bruno Molinaro -, sarà proposto ricorso al TAR per l’annullamento del silenzio-rifiuto e per la consequenziale nomina del commissario “ad acta”, il quale avrà il compito di surrogare gli enti inadempienti con pieni poteri sostitutivi”.
Sin qui le parole dell’Avvocato Bruno Molinaro. Ora l’augurio è che nel Bosco della Maddalena si ripristini l’originario stato dei luoghi e si faccia giustizia dello scempio ambientale perpetrato ad una delle pinete più belle e lussureggianti dell’isola d’Ischia.

Ischia, 2 novembre 2015