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 Piazza Municipio: una stazione unica al mondo

di Chiara Scamardella

A fine Aprile sarà finalmente aperta la tanto attesa fermata di piazza Municipio della linea 1 della metropolitana napoletana. Una stazione unica nel suo genere, che toglierà a Toledo il primato di stazione più bella al mondo. La sua bellezza e originalità consisterà proprio nella ricollocazione, all’interno di essa, di parte dei numerosi reperti archeologici ritrovati durante gli scavi. Un progetto grandioso ascrivibile ai due architetti portoghesi designati per questo compito: Alvaro Siza ed Edoardo Santo De Mura. Per i passeggeri sarà un viaggio tra storia cultura ed arte. Al suo interno verrà allestito un museo che conterrà parte dei preziosissimi ritrovamenti (circa tremila, tanto da far definire agli esperti la zona di scavo quale “pozzo di San Patrizio”).
Saranno allestite due piazze, una in superficie e l’altra sotterranea di interesse storico, che saranno collegate da scale mobili ed un ascensore trasparente della portata di 45 persone. La piazza sotterranea avrà un estensione pari a quella in superficie e servirà anche da collegamento pedonale da un lato con il porto, e dall’altro con la parte monumentale della città.
Entrando dall’area portuale di fronte alla stazione marittima si accederà ad un lungo corridoio che verrà allestito a museo e che conterrà i ritrovamenti più significativi provenienti dagli scavi. Alla piazza sotterranea si accederà invece da vicino al fossato del maschio angioino.
La zona che verrà aperta a fine aprile sarà però solamente quella di accesso all’area metropolitana. Per l’apertura dell’area monumentale dovremo attendere ancora 18 mesi.
Riguardo invece alla natura dei ritrovamenti, sono emersi reperti appartenenti alle più disparate epoche storiche: preistorica, greca, romana, bizantina, medievale ed aragonese.

Tra i ritrovamenti più significativi ricordiamo un paio di imbarcazioni romane, un intero porto romano collocato a 3,5 metri sotto il livello del mare, suole in cuoio di calzari romani, monete, balsamari, tantissime ceramiche, bottiglie in vetro con tappi in sughero, arpioni di legno per pescare, ancore, lucerne ed infine aghi per ricucire le reti. Altri ritrovamenti sono stati portati alla luce anche nelle stazioni di Toledo, Università e Duomo, ma quelli più importanti restano comunque quelli di Piazza Municipio, tanto da far affermare agli esperti che questi scavi hanno rappresentato un’occasione unica e fruttuosissima di portare alla luce reperti che hanno consentito di mettere assieme i tasselli di quella che costituisce la storia della nostra città.

Napoli, 21 aprile 2015