Teatro Cilea: le sorelle Marinetti “Risate sotto le bombe”.
Le Sorelle Marinetti incantano il pubblico del teatro Cilea con la commedia brillante “Risate sotto le bombe”
di Domenico De Gregorio
Come le cose belle di un tempo passato, “Risate sotto le bombe” di Giorgio U. Bozzo e Gianni Fantoni,è una commedia brillante ricca di emozioni e piacevoli sensazioni che volano nell’aria grazie alle voci un po’ retrò delle Sorelle Marinetti. Un lavoro semplice e garbato che trova nella recitazione puntuale, quasi da manuale di tutti gli attori in scena, e l’estro artistico delle Sorelle Marinetti, un connubio perfetto. Lo spettacolo scorre lento come gli anni della guerra che fanno da sfondo alla storia umana di una piccola compagnia di teatranti, che con tutte le difficoltà del momento non perdono lo speranza di continuare a recitare, ad esercitare il loro mestiere di messaggeri del buon umore. I personaggi hanno tutti un’anima, hanno tutti una profondità ed una propria storia che fa di ognuno di loro una maschera triste ed allegra allo stesso tempo. Ed è proprio questo che hanno voluto gli autori, creare personaggi prendendo spunto dalla realtà. Le Sorelle Marinetti sono già da anni un trio ispirato all’esperienza umana e artistica del Trio Lescano. Altiero Fresconi, il capocomico, ricorda molto da vicino Rodolfo De Angelis, il celebre canzonettista napoletano, artista futurista e capocomico del Teatro della Sorpresa. La soubrette Velia Duchamp deve molto del suo profilo umano e artistico alla grande Dina Galli, forse la più famosa attrice brillante milanese della prima metà del secolo scorso. Rollo, il refrenista, strizza invece l’occhio a Nunzio Filogamo, che molti ricordano come presentatore radiotelevisivo, ma che negli anni dell’Eiar era celebrato anche come attore e cantante. E per finire Fred, l’aviatore, ha la simpatia e l’animo guascone di uno dei più noti cantanti del tempo, Odoardo Spadaro”. Mentre le bombe cadono , gli attori, speranzosi di un nuovo successo, provano e provano senza sosta. Le Sorelle Marinetti con le loro voci calde e delicate, cantano canzoni evocative raccolte oggi in un bel cd che porta lo stesso titolo della commedia, la brava Francesca Nerozzi, canta e balla come una vera soubrette d’altri tempi, il refrenista Paolo Cauteruccio, tenero e dolce, sorprenderà con una sorpresa nel finale e l’affascinante aviatore Jacopo Bruno, con una parte minore, si fa notare per interpretazione e con un brano che è un vero scioglilingua. Dopo giorni di prove tutto è pronto, lo spettacolo sembra scalpitare, ed il pubblico in sala pronto ad applaudire. Cala il sipario e la speranza di avere sempre una nuova opportunità, sembra essere adesso, molto più forte e solida di quanto potessimo immaginare.
Napoli, 4 marzo 2015