Scompare un altro paradiso fiscale
Scompare un altro paradiso fiscale
di Manlio Maglio
Anche il Principato del Liechtenstain, sulla scia della Svizzera, ha rinunciato al segreto bancario ed ha accettato di stilare un accordo con l’Italia per lo scambio di informazioni fiscali. Questo accordo favorirà il rientro in Italia di importanti capitali, trasferiti in quelle banche per evadere le tasse del nostro Paese, dal momento che, d’ora in poi, i controlli del fisco italiano diventeranno più serrati.
Cosa ci guadagna il Liechtenstein da questo accordo? Ovviamente un interesse c’è e riguarda la cancellazione del Principato dalla Black list degli stati considerati non collaborativi. Da questo momento, invece, il Liechtenstein viene inserito nella Voluntary disclosure e quindi potrà accedere allo scambio di informazioni finanziarie interbancarie.
Il protocollo d’intesa è stato stilato dal Ministro delle Finanze, nonché Capo del Governo del Principato, Adrian Hasler ed il nostro Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
Lo scambio di informazioni, così come nell’accordo con la Svizzera, sarà inizialmente “su richiesta” ma, a partire dal 2017, i due Stati provvederanno ad effettuare lo scambio delle informazioni con sistema automatico, così come previsto dallo Standard Globale OCSE.
Dopo la Svizzera ed il Liechtenstein è previsto prossimamente l’accordo con il Principato di Monaco, altro paradiso fiscale preferito dagli evasori italiani, Non ci è dato conoscere i tempi e le modalità dell’accordo ma si ritiene che l’intesa con il Principato dovrebbe avvenire in tempi brevi.
Napoli, 1 marzo 2015