Napoli. Raid Notturno in Via Verdi! Attanasio: intimidazione a Consiglio e Consiglieri!
Violato il Palazzo Istituzionale di via Verdi! Intimidazione al Consigliere Comunale dei Verdi Carmine Attanasio.
“Stamani, racconta in una nota l’esponente dell’Esecutivo Nazionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, il nostro Capogruppo al Comune di Napoli Carmine Attanasio ha trovato forzata la porta del suo ufficio sito nel Palazzo Istituzionale di via Verdi; cassetti aperti ed una porta di un armadio, chiusa con un catenaccio, divelta. I ladri sono entrati anche in altre stanze che avevano le porte aperte ma solo quella di Attanasio è risultata essere stata forzata. I ladri si sono recati anche nel bar sito all’ultimo piano dell’edificio ed hanno asportato solo alcune buste di caffè e degli spiccioli presenti nella cassa. Il Consigliere Attanasio giunto in ufficio alle 8,45 ha subito allertato i Carabinieri e sul posto si sono portati Polizia, Digos e Polizia Scientifica che hanno fatto i rilievi del caso. Esprimo a nome di tutti i Verdi, dice Borrelli, la solidarietà al Consigliere Attanasio per le battaglie che conduce quotidianamente per l’affermazione della legalità in questa città”. Da parte sua Attanasio si dice convinto che si tratti di un chiaro “atto intimidatorio e senza voler ipotizzare alcun collegamento ha chiesto alla Polizia d’indagare su quanto sta avvenendo in queste ultime settimane nel palazzo di via Verdi, dove, inspiegabilmente, il Comandante dei Vigili Urbani Esposito ed il Consigliere Sgambati, hanno deciso di sguarnire un “obiettivo sensibile” rappresentato dal Palazzo “Istituzionale per eccellenza” motivando la scelta con scuse puerili considerato che la ricerca delle risorse da impegnare in strada può avvenire nei tanti uffici e perfino sotto Palazzo San Giacomo dove da anni, in due turni, una coppia di vigili è obbligata a stare in strada a guardare le auto di assessori e consiglieri. Il Consigliere Sgambati che parla di spreco di risorse, dice Attanasio, cominci a risparmiare sul numero dei suoi collaboratori considerato che lui si avvale di tre unità di personale per espletare il suo mandato mentre consiglieri come me di una sola. Mi preme osservare, conclude Attanasio, che chi ha permesso, con scelte assurde e sbagliate, questi veri e propri atti d’intimidazione verso consiglieri e Consiglio, si è reso, probabilmente, responsabile di un reato considerato che si potrebbe configurare l’ipotesi d’interruzione di “Pubblico Servizio”, reato ancor più grave se al posto di un atto meramente dimostrativo ed intimidatorio qualcuno si fosse introdotto, ad esempio, nel palazzo per collocare un ordigno esplosivo ad orologeria”.
Napoli, 4 febbraio 2015